Palermo si appresta ad accogliere una vibrante incursione artistica con l’inaugurazione, presso la galleria In Via Cluverio Officina, della mostra “Cette Obscure Clarté”. L’evento, in prima assoluta italiana, presenta le opere di Elodie Antoine, scultrice e artista visiva belga, affiancando il suo universo creativo a quello delle artiste Joséphine Flasseur e Célia Nkala, in un dialogo inedito che esplora le complesse relazioni tra luce e ombra, percezione e realtà, attraverso un prisma eminentemente femminile.La mostra non è semplicemente una presentazione di opere, ma una vera e propria immersione sensoriale. Elodie Antoine, con le sue sculture di straordinaria delicatezza e potenza evocativa, trasforma lo spazio espositivo in un paesaggio onirico, dove la materia si metamorfosa, sfidando le convenzioni e invitando lo spettatore a interrogarsi sulla natura dell’esistenza. Le sue installazioni non sono statiche, ma dinamiche, pulsanti, capaci di generare un’esperienza emotiva profonda, un cortocircuito tra curiosità, attrazione e un sottile senso di inquietudine.Antoine, maestra nell’arte della scultura morbida, impiega tecniche tradizionalmente associate all’artigianato femminile – l’uncinetto, il cucito, il ricamo, la lavorazione della lana cotta, del feltro e della maglia – per creare opere che trascendono i limiti del tangibile, evocando presenze eteree che colonizzano lo spazio circostante. Le sue opere, esposte a livello internazionale in paesi come Belgio, Francia, Corea, Svezia e Cile, sono frutto di un’ingegnosa commistione di elementi apparentemente incongrui: un rossetto che si materializza come uno stoppino di cemento, centrali nucleari tessute in pizzo, una coltivazione di bacilli immortalata attraverso il ricamo, tubi in feltro o fabbriche ricostruite in tessuto trapuntato. L’elemento di ripetizione e proliferazione è cruciale nella poetica dell’artista. Funghi tessili irrompono in una foresta immaginaria, le modanature di un soffitto si riproducono all’infinito, quasi a voler sovvertire l’ordine prestabilito. Oggetti inanimati assumono una vitalità inaspettata, irrompendo nello spazio con una forza simile a quella di un fungo o di una muffa, contaminando la percezione e stimolando una risposta ambivalente nello spettatore.L’inaugurazione, che si terrà il 13 giugno alle ore 19:00, sarà arricchita da una performance poetica di Alessandra Agogliaro, giovane artista che opera nella Biblioteca Allegra, uno spazio dedicato al design e alle arti applicate all’interno della galleria. L’evento offre un’occasione unica per confrontarsi con un’arte che interroga i confini tra realtà e finzione, tra la fragilità della materia e la forza dell’immaginazione.La mostra sarà visitabile dal giovedì al sabato dalle 15:30 alle 19:30 con ingresso gratuito.
Elodie Antoine a Palermo: Luce, Ombra e Arte Inedita
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