Un tesoro di storie silenziose, un mosaico di identità artistiche e culturali, si rivela al pubblico romano con l’inaugurazione di “Restituzioni 2025” a Palazzo delle Esposizioni.
L’evento, sotto l’eguale patronato del Presidente della Repubblica, celebra il culmine della ventesima edizione del programma di restauro di Intesa Sanpaolo, un’iniziativa che, con la collaborazione del Ministero della Cultura, si perpetua da oltre tre decenni, testimoniando un impegno costante nella salvaguardia del patrimonio nazionale.
Le 117 opere esposte non sono semplici manufatti, ma frammenti di memoria storica, provenienti da ogni angolo d’Italia.
Dalle vestigia dell’antichità al fervore creativo del contemporaneo, un viaggio di 35 secoli si dispiega, offrendo una narrazione complessa e affascinante dell’ingegno umano e della sua eredità.
Tra questi tesori, spicca il Crocifisso ligneo proveniente dalla Cattedrale di Catania, un’opera di profondo significato religioso e storico.
Custode di un’epoca passata, il Crocifisso, frutto di un attento restauro condotto dallo studio d’arte Iaccarino, è normalmente venerato nell’unica cappella a lui dedicata, all’interno della maestosa Cattedrale di Sant’Agata.
L’analisi degli esperti ne attribuisce l’esecuzione al primo Seicento, collocandolo all’interno di un contesto culturale meridionale particolarmente intenso.
La sua sopravvivenza al devastante terremoto del 1693, che ridusse in macerie il Val di Noto, lo rende un simbolo di resilienza e un testimone privilegiato di una comunità che si è ricostruita dalle proprie ceneri.
Il programma “Restituzioni” non si limita alla mera conservazione fisica degli oggetti.
Esso incarna una filosofia più ampia: quella di restituire alle opere il loro significato originale, svelando le tracce del tempo, le tecniche costruttive, le influenze artistiche che le hanno plasmate.
Ogni restauro è un’indagine, un dialogo tra il passato e il presente, un’occasione per approfondire la conoscenza del nostro patrimonio culturale e per trasmetterla alle future generazioni.
L’iniziativa, infatti, favorisce la ricerca, la documentazione e la condivisione dei risultati, contribuendo ad alimentare la consapevolezza del valore inestimabile dell’arte italiana nel panorama mondiale.
L’esposizione offre, quindi, un’opportunità unica per riscoprire, in tutta la loro bellezza e complessità, le storie nascoste che si celano dietro le opere d’arte italiane, un patrimonio fragile e prezioso che richiede cura, attenzione e un impegno continuo per la sua tutela.







