sabato 6 Settembre 2025
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Catania: Onda di Solidarietà per Gaza, Giovani in Prima Linea

Un’onda di solidarietà si è riversata a Catania, con circa trecento persone radunate in una manifestazione promossa dalla CGIL a sostegno della Global Sumud Flotilla, una missione umanitaria volta a fornire assistenza alla popolazione di Gaza.
Il luogo simbolo dell’evento, Villa Bellini, è stato teatro di un vibrante palcoscenico di bandiere: quelle palestinesi, emblema di una terra martoriata, quelle della pace, simbolo di un futuro auspicabile, e uno striscione incisivo che urlava la richiesta di porre fine al genocidio, appellandosi ad un intervento immediato contro le azioni di Israele.

La Sicilia, tradizionalmente crocevia di culture e ponte tra continenti, si conferma ancora una volta un territorio sensibile alle sofferenze globali, un baluardo di valori umanitari.

“Questa è una terra di pace,” ha sottolineato Alfio Mannino, segretario regionale della CGIL, evidenziando l’importanza dell’iniziativa della Global Sumud Flotilla e l’impegno del sindacato a sostenerla.

L’azione umanitaria in corso trascende i confini locali, rappresentando un fenomeno di portata internazionale.

Oltre a rappresentare un impulso per il movimento pacifista, la manifestazione a Catania rivela un fenomeno più ampio: un rinnovato coinvolgimento delle nuove generazioni in tematiche legate alla giustizia sociale e ai diritti umani.

Questa partecipazione attiva testimonia una crescente consapevolezza delle disuguaglianze e delle ingiustizie che affliggono il mondo.

Tuttavia, Mannino ha espresso una preoccupazione profonda: un divario sempre più marcato tra i sentimenti di rabbia, frustrazione e solidarietà diffusi tra i giovani e i lavoratori, e l’inerzia, se non l’acquiescenza, delle istituzioni nazionali ed europee.

Questo scarto non è semplicemente una discrepanza politica, ma un rischio per la stessa credibilità delle istituzioni, accusate di non rappresentare adeguatamente la volontà popolare e di non agire con la necessaria determinazione per contrastare le violazioni dei diritti umani e le sofferenze di intere popolazioni.

Si percepisce un senso di tradimento, una delusione nei confronti di chi dovrebbe essere garante di pace e giustizia.

La manifestazione catanese si configura quindi come un grido di risveglio, un appello urgente a un cambio di rotta, un invito a riscoprire i valori fondanti di una società civile basata sulla solidarietà, l’equità e il rispetto dei diritti fondamentali.

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