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mercoledì 22 Ottobre 2025

Rilancio Sicilia: Autonomia e Fondi per un Nuovo Modello di Sviluppo

Un ambizioso piano di rilancio per la Sicilia, incentrato sull’autonomia degli enti locali e l’attivazione di meccanismi di compensazione strutturale, è stato presentato dal gruppo parlamentare Sud chiama Nord all’Assemblea Regionale Siciliana (ARS).

Il pacchetto di proposte, stimato in un miliardo e mezzo di euro, mira a rimodulare le dinamiche dello sviluppo territoriale, superando le attuali disparità e potenziando la capacità di risposta delle amministrazioni comunali alle esigenze del territorio.
Il fulcro del piano risiede nella profonda revisione dei fondi strutturali destinati agli enti locali.

L’obiettivo non è semplicemente l’erogazione di risorse, ma la creazione di un sistema di supporto che favorisca la responsabilizzazione e l’autonomia degli amministratori comunali, incentivando investimenti mirati e sostenibili nel tempo.

Si tratta di un cambio di paradigma rispetto agli approcci tradizionali, che spesso hanno visto gli enti locali relegati a meri esecutori di progetti definiti dall’alto.

Un elemento chiave è la promozione della sussidiarietà, principio cardine per un’autentica crescita dal basso.

Questo implica un rafforzamento del ruolo delle comunità locali nel definire le proprie priorità e nel gestire le risorse, con un forte coinvolgimento della cittadinanza nelle decisioni che riguardano il proprio futuro.
Si auspica una maggiore flessibilità nell’utilizzo dei fondi, consentendo agli enti locali di adattare i progetti alle specifiche esigenze del territorio e di sperimentare nuove soluzioni innovative.

Per contrastare le persistenti disuguaglianze territoriali, il piano prevede l’istituzione di meccanismi di compensazione strutturale, che riconoscano le specificità delle aree più svantaggiate e favoriscano la loro risalita.
In particolare, si punta a un rafforzamento del sistema di compensazione del 60% sugli investimenti, elemento cruciale per permettere alle aree interne e marginali di recuperare il divario con le zone più sviluppate.
Il piano non si limita alla mera erogazione di risorse, ma introduce anche un sistema di premialità per i comuni che dimostrano di saper investire in modo efficace e di innalzare la qualità dei servizi offerti ai cittadini.
Questa misura mira a incentivare l’eccellenza e a diffondere buone pratiche sul territorio.
Il gruppo parlamentare Sud chiama Nord, pur non facendo parte della maggioranza di governo, ha espresso la volontà di un confronto aperto e costruttivo con l’esecutivo, sollecitando l’inserimento delle proprie proposte nella manovra di stabilità.
La leadership del gruppo ha sottolineato la rilevanza di un approccio propositivo e collaborativo, invitando anche le opposizioni a contribuire con le proprie idee per la definizione di una legge di stabilità che tenga conto delle diverse sensibilità presenti nel territorio siciliano.

Si tratta di un’iniziativa che mira a superare le logiche di campanilismi e di faziosità, ponendo al centro il bene comune e il futuro della Sicilia.
L’obiettivo è quello di creare un modello di sviluppo territoriale più equo, sostenibile e partecipativo, in grado di rispondere alle sfide del presente e di costruire un futuro di prosperità per tutti i siciliani.
L’approccio è profondamente radicato nell’esperienza amministrativa diretta, frutto del contributo di amministratori locali che quotidianamente sono a contatto con le problematiche e le potenzialità del territorio.

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