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martedì 18 Novembre 2025

Riorganizzazione Sanità Siciliana: Nuove Nomine e Manovra da 200 Milioni

La governance della sanità siciliana e le prospettive di una manovra di stabilità improntata all’equità sociale e alla crescita rappresentano al centro di una riorganizzazione strategica annunciata dal Presidente della Regione, Renato Schifani.
In una fase cruciale per il rafforzamento del sistema sanitario regionale, si introduce una significativa modifica procedurale nell’individuazione dei Direttori Generali.
L’innovazione risiede nell’istituzione di una commissione tripartita, incaricata di pre-selezionare i candidati prima della decisione formale della giunta regionale.
Questa commissione, espressione di competenze e rappresentatività diverse, vedrà la partecipazione di un soggetto designato dal Presidente della Regione, un rappresentante di Agenas (Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari) e un membro della Conferenza dei Rettori delle Università Siciliane.
Tale assetto mira a garantire un processo di selezione più ampio, trasparente e basato su criteri rigorosi, elevando al contempo la qualità delle nomine.
La presentazione di terne di candidati, frutto di questa attenta pre-selezione, conferirà alla decisione politica un peso maggiore e una base decisionale più solida.
Questo cambiamento, a detta del Presidente, non solo intende fornire un segnale di cambiamento e rigore al mondo sanitario, ma anche rassicurare i cittadini, accrescendo la fiducia nelle istituzioni e nella gestione della sanità pubblica.

Parallelamente, la discussione si concentra sulla manovra di stabilità, che subirà ulteriori interventi per un valore stimato di circa 200 milioni di euro.

Questi interventi, frutto di un confronto costruttivo tra i capigruppo di maggioranza e l’esecutivo, sono volti a rendere la manovra più inclusiva e orientata alla crescita sostenibile.

L’obiettivo è quello di mitigare gli effetti negativi derivanti da fattori esterni, tutelando le fasce più vulnerabili della popolazione e stimolando la ripresa economica.
Un capitolo a sé è dedicato alla destinazione dei fondi territoriali.

Il Presidente Schifani ha chiarito che queste risorse saranno indirizzate esclusivamente a investimenti infrastrutturali, a beneficio di enti pubblici e istituzioni ecclesiastiche.
Questa decisione, in netta contrapposizione con le prassi nazionali, esclude finanziamenti a associazioni e fondazioni, al fine di garantire una gestione più trasparente e focalizzata sugli interventi strutturali di interesse pubblico.
La scelta di privilegiare enti pubblici ed ecclesiastici riflette una volontà di indirizzare le risorse verso progetti di ampio respiro e di lungo termine, che possano contribuire allo sviluppo del territorio e al miglioramento della qualità della vita dei cittadini.

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