Panorama del dibattito pubblico italiano: l’Ecri evidenzia preoccupazione per discorsi xenofobi e discriminanti

L’Ecri ha evidenziato con grande preoccupazione che il panorama del dibattito pubblico italiano si è notevolmente deteriorato negli ultimi anni, assumendo un carattere sempre più xenofobo. I discorsi politici si sono fatti sempre più divisivi e contrapposti, in particolare nei confronti dei rifugiati, richiedenti asilo, migranti e anche verso i cittadini italiani di origine straniera, rom e persone appartenenti alla comunità Lgbti. Questo è quanto emerge dal rapporto sull’Italia redatto dall’organo europeo anti-razzismo e intolleranza del Consiglio d’Europa, aggiornato ad aprile.Nel documento si legge che purtroppo numerose dichiarazioni e commenti considerati denigratori e intrisi di odio provengono da politici e funzionari pubblici di alto profilo, soprattutto durante i periodi elettorali. Di fronte a questa situazione allarmante, l’Ecri raccomanda che le figure pubbliche, inclusi i funzionari di rilievo e i politici di ogni schieramento, siano fortemente sollecitati a prendere una posizione netta, tempestiva e pubblica contro la diffusione di discorsi razzisti e lgbti-fobici, ad opporsi con discorsi alternativi e a promuovere la comprensione reciproca tra le diverse comunità. È fondamentale esprimere solidarietà verso coloro che sono vittime di odio verbale.Inoltre, l’Ecri ritiene che i partiti politici dovrebbero adottare codici etici appropriati che vietino categoricamente l’utilizzo di discorsi discriminatori, invitando i propri membri e sostenitori a astenersi dal promuoverli o diffonderli ed imponendo sanzioni in caso contrario. È necessario un impegno concreto per contrastare la diffusione dell’odio verbale e promuovere un clima di rispetto reciproco all’interno della società italiana.