Il panorama del mercato librario italiano nel 2024 si presenta con una flessione del 1,5% rispetto all’anno precedente, registrando una diminuzione di 23,2 milioni di euro e attestandosi a un totale di 1.533,8 milioni di euro. Questo dato colloca l’Italia in posizione svantaggiata rispetto ad altre importanti realtà editoriali europee: la Germania registra una crescita dello 0,9%, il Regno Unito un calo dell’0,6%, la Francia una diminuzione dell’0,3% e la Spagna una crescita significativa del 9,8%.Nel corso del 2024, le vendite di libri di vario genere hanno raggiunto quota 103,987 milioni di copie, evidenziando un calo del 2,3% rispetto all’anno precedente. Questa contrazione corrisponde a circa 2,458 milioni di copie in meno acquistate dai lettori. L’analisi condotta sulla base dei dati forniti da NielsenIQ-GfK è stata presentata durante il XLII Seminario di Perfezionamento della Scuola per Librai Umberto e Elisabetta Mauri a Venezia dal presidente dell’Associazione Italiana Editori, Innocenzo Cipolletta.Secondo quanto emerso dall’analisi presentata da Cipolletta, la sostituzione dell’iniziativa 18app con le Carte Cultura e del Merito insieme alla mancanza di finanziamenti per le biblioteche per un importo pari a 30 milioni di euro sono identificate come le cause principali della contrazione registrata nel mercato dei libri destinati agli adulti e ai ragazzi nei canali commerciali nel corso del 2024. Senza queste decisioni critiche, si stima che il mercato avrebbe potuto registrare una crescita del 2,5% anziché subire un calo dell’1,5%.In particolare, l’AIE (Associazione Italiana Editori) stima che le vendite perse a causa delle modifiche alle misure di sostegno alla domanda siano state pari a circa 62,7 milioni di euro nel corso del 2024. Tale cifra avrebbe permesso al mercato librario italiano di raggiungere un valore complessivo di circa 1.596,5 milioni di euro anziché i 1.533,8 milioni effettivamente registrati.La flessione nel settore editoriale non ha coinvolto tutte le realtà in modo uniforme: i gruppi editoriali con vendite superiori ai 5 milioni hanno subito un lieve calo dello 0,1%, mentre gli editori con vendite comprese tra uno e cinque milioni hanno registrato una contrazione più marcata (-9.3%). Allo stesso modo anche gli editori con vendite inferiori al milione hanno visto diminuire i loro numeri (-2.5%).Le dinamiche delle vendite online hanno subito variazioni significative: mentre i canali digitali hanno registrato una diminuzione delle vendite pari a circa €26.3 milioni rispetto al periodo precedente; le librerie fisiche indipendenti e quelle facenti parte delle catene editoriali sono cresciute complessivamente per €8.8 milioni.In merito ai generi letterari specifici valgono considerazioni diverse: se da un lato la narrativa italiana (+3.2%) e straniera (+0.9%) mostrano segnali positivi; altri settori come quello dedicato ai bambini e ragazzi (-0.8%), la saggistica generale (-2%), la manualistica (-4.1%), quella specialistica (-5.1%) e i fumetti (-5.5%) sono in netta flessione.Da sottolineare infine che il digitale sta assumendo sempre maggiore rilevanza all’interno del mercato librario: nel corso del 2024 le vendite digitali si sono attestate sui €114.2 milioni; mentre gli audiolibri (tramite abbonamenti) hanno raggiunto quota €30 milioni mostrando una crescita del +7.1% rispetto all’anno precedente; infine le vendite degli ebook hanno totalizzato €84.2milioni evidenziando una crescita del +4%.Cipolletta ha anche evidenziato come le politiche adottate dal maggior player mondiale delle vendite online
Panorama del mercato librario italiano nel 2024: flessione del 1,5% e sfide rispetto ad altri paesi europei
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