La malattia: un bivio fra la disperazione e la consolazionePapa Francesco ha ricordato che la malattia è una delle prove più dure della vita, in cui ci rendiamo conto della nostra fragilità. È come se fossimo il popolo in esilio, privi di speranza per un futuro migliore. Ma non dobbiamo arrenderci: anche nelle situazioni più disperate, Dio è sempre con noi, pronto a consolarci e a sostenerci.La sofferenza non è qualcosa da affrontare solo da soli, ma può essere un’opportunità per crescere in umanità e condivisione. Condividendo il dolore, ci apriamo alla vera solidarietà e all’amore fraterno. È proprio nel cuore della sofferenza che possiamo scoprire la consolazione di una presenza divina che non ci abbandona mai.Papa Francesco ha anche sottolineato l’importanza del Giubileo degli ammalati, un evento che celebra la santità e il valore inestimabile della vita umana. È opportuno ricordare che ogni malattia, per quanto difficile da sopportare, è anche una possibilità di scoprire la vera dignità e l’amore di Dio.La consolazione divina non è qualcosa di astratto o di teorico, ma è una realtà tangibile che possiamo vivere in prima persona. È un fatto di fede che ci permette di superare le prove della vita e di scoprire la vera ricchezza del nostro esistere.Nell’omelia, l’arcivescovo Rino Fisichella ha anche sottolineato l’importanza dell’accoglienza e della condivisione del dolore. È proprio nell’accoglienza della sofferenza che possiamo scoprire la vera santità e la vera umanità.In conclusione, la malattia non è qualcosa di isolante o di disperante, ma può essere un’opportunità per crescere in fede, in amore e in solidarietà. Possiamo superare le prove della vita solo con l’aiuto del Signore e con la consolazione della sua presenza.
Papa Francesco: La malattia non è disperanza ma possibilità di crescita in umanità
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