26 agosto 2024 – 07:01
Nel corso dell’Angelus, Papa Francesco si è rivolto a Dio con una preghiera commovente, invocando conforto, coraggio e serenità per coloro che sono stati colpiti dalla tragica vicenda accaduta a Genova. Le parole del Pontefice hanno trasudato compassione e solidarietà verso le vittime e le loro famiglie, così come verso i feriti, gli sfollati e tutti coloro che stanno vivendo il dolore di questo tragico evento.L’invito alla preghiera rivolto dal Papa ha rappresentato un momento di unione spirituale, in cui la comunità è stata chiamata a pregare insieme per le anime delle vittime e per chi sta affrontando il lutto. L’Ave Maria è stata recitata con profonda devozione, simbolo di speranza e conforto in un momento di grande dolore.Durante l’Angelus celebrato in occasione della solennità dell’Assunzione, Francesco ha voluto dedicare un pensiero speciale a Maria Consolatrice degli afflitti, invocandone l’aiuto per tutte le persone nel mondo che versano in situazioni di sofferenza fisica e spirituale. Con cuore pieno di fede, il Papa ha affidato a Maria tutte le angosce e i tormenti di quanti sono provati dalla tragedia di Genova e da ogni altra forma di dolore presente sulla Terra.La figura materna di Maria è stata evocata come fonte di conforto, coraggio e serenità per tutti coloro che si trovano ad affrontare prove difficili. Il Pontefice ha invitato i fedeli a guardare a Lei come modello di resilienza e speranza, certi che la Madre celeste veglia amorevolmente su ognuno dei suoi figli in momenti di tribolazione.Così, tra le pieghe della preghiera dell’Angelus risuona la voce del Papa Francesco, portatore di messaggi di fede e compassione per chi soffre. In un mondo segnato da tragedie e dolori immani, la figura del Santo Padre si erge come faro luminoso di solidarietà e amore universale, invitando tutti noi a stringerci intorno alla fede e alla speranza in un futuro migliore.