Il Santo Padre, pur desiderando essere presente tra i fedeli, si trova attualmente ricoverato al Policlinico Gemelli per ricevere le cure necessarie a causa di una bronchite. Nel suo messaggio dell’Angelus, diffuso non verbalmente ma tramite comunicazione ufficiale, esprime gratitudine per l’affetto e il sostegno ricevuti dalla comunità durante questo periodo di debolezza fisica. Rivolge un sentito ringraziamento al personale medico e sanitario dell’ospedale per la loro dedizione e impegno nel garantire il suo benessere, sottolineando l’importanza della preghiera come sostegno per coloro che si adoperano quotidianamente per la cura degli altri.Inoltre, il Pontefice fa appello alla comunità internazionale affinché continui a pregare per la pace in aree tormentate come l’Ucraina, la Palestina, Israele e il Medio Oriente, così come in Myanmar, nel Kivu e in Sudan. Con parole di speranza e compassione, invita tutti i credenti a unirsi in preghiera per porre fine ai conflitti e alle sofferenze che affliggono queste regioni del mondo. La sua voce si leva come un faro di pace e solidarietà, incoraggiando una riflessione profonda sull’importanza di costruire ponti anziché muri, di promuovere la giustizia e la riconciliazione tra popoli divisi da secoli di divisioni e violenze.Il messaggio del Papa risuona con forza nell’animo dei fedeli, spingendoli a rinnovare il proprio impegno verso la costruzione di un mondo più pacifico e fraterno. Attraverso le sue parole cariche di umanità e amore universale, Francesco ci ricorda che la preghiera è uno strumento potente che può trasformare i cuori induriti dalla guerra in cuori capaci di accogliere l’altro con compassione e rispetto reciproco. Che queste suppliche possano essere ascoltate dalle forze del male che seminano discordia e divisione nel mondo, portando finalmente la tanto agognata pace duratura nelle terre martoriate dall’odio e dalla violenza.
Papa Francesco: un faro di pace e solidarietà nel mondo.
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