Moussa Sangare, prima di compiere l’atroce gesto nei confronti di Sharon Verzeni, le ha rivolto delle parole che hanno gelato il sangue: “Scusa per ciò che sto per farti”. La donna, terrorizzata e incredula di fronte alla violenza inaudita, si è limitata a chiedere ripetutamente: “Perché? Perché?”. Questo tragico scambio è emerso durante l’interrogatorio del sospettato dell’omicidio della giovane barista avvenuto a Terno d’Isola.Sangare ha poi rivelato di essere fuggito dalla scena del crimine su una bicicletta, per poi apportarvi delle modifiche nei giorni successivi al fine di rendere più difficile la sua identificazione attraverso quel mezzo. Inoltre, allo stesso scopo di eludere le forze dell’ordine, si era rasato i capelli, cercando in ogni modo di sfuggire alla cattura.Questi dettagli agghiaccianti gettano luce sulla mente contorta e disperata dell’assassino, che ha agito con freddezza e determinazione nel compiere un gesto tanto brutale. La vittima, innocente e indifesa davanti alla furia omicida di Sangare, resta un simbolo della fragilità umana di fronte al male più oscuro. La comunità locale è stata scossa da questo terribile evento e si interroga sulle ragioni profonde che hanno condotto a una tragedia così scioccante.
“Parole gelide prima dell’atroce gesto: ‘Scusa per ciò che sto per farti'”
Date: