Le autorità giudiziarie di Prato, Lucca, Firenze e Pistoia hanno condotto perquisizioni presso esponenti e sedi dei gruppi Etruria 14 e Rete dei Patrioti a seguito di presunte espressioni minacciose e offensive nei confronti dell’ordine della magistratura. Questo intervento è stato scatenato dallo striscione apparso davanti al palazzo di giustizia di Prato con un messaggio provocatorio rivolto alle toghe rosse e al presidente Sergio Mattarella, postato sulla pagina Facebook di Etruria 14. Le procure stanno indagando su possibili reati come oltraggio e minaccia al corpo giudiziario, nonché offesa all’onore del Capo dello Stato.Dopo l’episodio a Prato, comportamenti simili si sono verificati davanti alle sedi giudiziarie di Firenze, Lucca e Pistoia nello stesso giorno. Le procure toscane hanno agito in coordinamento su richiesta del procuratore generale di Firenze.L’iniziativa dei movimenti Etruria 14 e La Rete dei Patrioti sembra essere stata ispirata dalle dichiarazioni del magnate americano Elon Musk. La Digos e la squadra mobile di Pistoia sono state incaricate insieme alla Polizia postale per eseguire perquisizioni, ispezioni e sequestri presso le sedi coinvolte, inclusa quella di Etruria 14 a Prato, al fine di acquisire prove documentali e identificare i responsabili dei presunti reati.
Perquisizioni contro gruppi Etruria 14 e Rete dei Patrioti per minacce alla magistratura
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