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Archiviato caso Del Savio: assoluzione piena a Spoleto

Il Tribunale di Spoleto ha archiviato, con assoluzione piena ai sensi dell’articolo 131-bis del Codice Penale, l’indagine che vedeva coinvolto Maurizio Del Savio, ex direttore generale della Banca di Credito Cooperativo di Spello e Bettona, in relazione a presunte irregolarità legate a un atto amministrativo del sindaco di Norcia, Nicola Alemanno, risalente alle immediate conseguenze del devastante terremoto del 2016.

La decisione, comunicata dallo studio legale Brunelli, difensore di Del Savio, segna la conclusione di una vicenda giudiziaria complessa, intrisa di implicazioni delicate per la comunità norcina e per l’istituto bancario.

L’indagine aveva preso avvio in seguito all’autorizzazione d’urgenza, concessa dal sindaco Alemanno, che permise l’installazione di una struttura prefabbricata in legno – un container – per consentire alla banca di continuare a fornire servizi essenziali alla popolazione duramente colpita dal sisma.
La Procura della Repubblica aveva ipotizzato un presunto accordo corruttivo, sostenendo che il trattamento di favore riservato ad Alemanno come cliente della banca fosse legato alla concessione del permesso per l’installazione del container.
L’accusa si concentrava sulla potenziale violazione dei principi di imparzialità e buon andamento dell’amministrazione pubblica, elementi fondanti del sistema giudiziario.

Tuttavia, il Tribunale, analizzando attentamente le prove presentate dalla difesa, ha escluso la sussistenza di qualsiasi forma di favoritismo nei confronti del sindaco.
Il Collegio giudicante ha infatti rilevato che la banca avrebbe potuto regolarmente svolgere la propria attività in altre sedi disponibili, confutando l’essenza stessa dell’accordo corruttivo ipotizzato dall’accusa.

L’assenza di prove concrete di un quid pro quo, un beneficio tangibile ricevuto da Alemanno in cambio di un atto amministrativo, ha pesato decisamente nella valutazione del Tribunale.
La sentenza, definita dallo studio legale Brunelli come “lucida e serena”, non solo restituisce l’onore a Maurizio Del Savio, ma segna anche la chiusura di un capitolo doloroso per la comunità di Norcia, ancora segnata dalle ferite del terremoto.

La vicenda, nata in un contesto di emergenza e difficoltà, aveva generato incertezza e sospetto, alimentando un clima di diffidenza verso le istituzioni.

Lo studio legale Brunelli ha sottolineato la natura “costruita su un castello di sabbia” dell’accusa, evidenziando come la vicenda si sia basata su congetture e supposizioni prive di fondamento probatorio.
La decisione del Tribunale, pertanto, rappresenta un importante antidoto contro il rischio di generalizzazioni e pregiudizi, soprattutto in situazioni di emergenza in cui la necessità di agire rapidamente può essere confusa con irregolarità.
La sentenza pone l’accento sull’importanza di distinguere tra l’esercizio legittimo del potere amministrativo e la corruzione, rimarcando la necessità di un approccio rigoroso e basato su prove concrete nella lotta alla criminalità.

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