Cally: Nuovo Indice per Valutare il Rischio Clinico in Pazienti Anziani

Un’innovativa metodologia per la valutazione del rischio clinico in pazienti anziani ospedalizzati emerge dalla ricerca condotta dal Gruppo di Ricerca sulla Struttura Complessa di Geriatria dell’Università degli Studi di Perugia, sotto la guida esperta della Professoressa Patrizia Mecocci.
Lo studio, orchestrato dalla Professoressa Virginia Boccardi, con il contributo significativo della Dottoressa Francesca Mancinetti e del personale geriatrico, e pubblicato sulla prestigiosa rivista internazionale *Nutrient*, introduce l’indice Cally – un punteggio integrato derivante dalla combinazione di tre marcatori biochimici di routine: proteina C-reattiva, albumina e conta linfocitaria.

L’indice Cally non si limita a essere un aggregato di dati; esso incarna una promessa di miglioramento nella gestione della popolazione anziana, particolarmente vulnerabile durante le fasi acute di ricovero.

L’analisi di una coorte di 264 pazienti geriatrici, caratterizzati da un’età avanzata, ha rivelato una correlazione robusta: valori bassi dell’indice Cally si sono prefigurati come un potente predittore di mortalità a breve termine, segnalando un rischio clinico elevato.

Questo approccio, di notevole semplicità, offre un valore aggiunto rispetto alle tradizionali valutazioni del rischio, spesso complesse e dispendiose in termini di tempo e risorse.
L’indice Cally si configura come uno strumento prognostico *pronto all’uso*, facilmente integrabile nei protocolli clinici esistenti, consentendo l’identificazione rapida dei pazienti più esposti a esiti avversi e, crucialmente, l’orientamento verso interventi terapeutici mirati e personalizzati.
La sua praticità risiede non solo nella facilità di calcolo, ma anche nell’utilizzo di parametri già sistematicamente monitorati in ambiente ospedaliero, rendendolo particolarmente adatto al contesto della geriatria acuta, dove la tempestività e l’affidabilità delle informazioni sono imperativi.

Il lavoro si inserisce in un ambizioso programma di ricerca della Struttura Complessa di Geriatria di Perugia, focalizzato sulla definizione di indicatori oggettivi di fragilità geriatrica e sull’adozione di un approccio proattivo e centrato sul paziente.

Questo impegno si traduce nella ricerca di soluzioni innovative per migliorare la qualità della vita e prolungare l’autonomia degli anziani.
L’importanza di questo studio è stata ampiamente riconosciuta, ricevendo prestigiosi premi al Congresso nazionale della Società Italiana di Geriatria Ospedale e Territorio e dall’Accademia di Geriatria, testimoniando il suo impatto significativo nel campo della ricerca geriatrica.
Come sottolinea la Professoressa Mecocci, “questa ricerca dimostra come le indagini scientifiche in geriatria possano concretizzarsi in strumenti preziosi a beneficio dei pazienti più fragili.
” Aggiungendo, la Professoressa Boccardi: “L’indice Cally è un esempio di innovazione clinica a basso costo e ad alta efficacia, in grado di affinare la prognosi e di ottimizzare la qualità dell’assistenza offerta ai pazienti anziani ricoverati.

” L’indice Cally rappresenta quindi un passo avanti nella gestione clinica della popolazione anziana, promettendo un futuro di cure più precise, tempestive e personalizzate.

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