martedì 9 Settembre 2025
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Cinque città italiane in lizza per Capitale Italiana del Libro 2026

Cinque città italiane si contendono il prestigioso titolo di Capitale Italiana del Libro 2026, un riconoscimento che va oltre il semplice onore, rappresentando un’occasione cruciale per la promozione della lettura, dell’editoria e del patrimonio culturale locale.

La giuria, guidata da Adriano Monti Buzzetti Colella, ha selezionato Carmagnola (TO), Perugia, Pistoia, Nardò (LE) e Tito (PZ) tra undici candidature presentate, delineando un panorama di progetti distinti e innovativi che riflettono la ricchezza e la diversità del tessuto culturale italiano.
La designazione di una Capitale Italiana del Libro non è un mero atto cerimoniale.
Si configura come un investimento strategico nel futuro del Paese, stimolando l’economia locale attraverso il turismo letterario, la creazione di eventi culturali e l’incentivo all’innovazione nel settore dell’editoria.
In un’epoca segnata dalla digitalizzazione e dalle nuove forme di fruizione culturale, la Capitale Italiana del Libro si presenta come un punto di riferimento, un luogo fisico e simbolico dove il libro, la lettura e la comunità si incontrano e si rigenerano.

Ogni città finalista ha elaborato un dossier programmatico che ne definisce l’identità e le aspirazioni.
Carmagnola, con il tema “Identità, libri e territorio”, punta a valorizzare il legame tra la letteratura e l’ambiente circostante, promuovendo un modello di sviluppo sostenibile e culturale.

Perugia, attraverso il suggestivo titolo “Gocce.

L’acqua si fa voce”, intende esplorare il ruolo dell’acqua come metafora della comunicazione, della creatività e della resilienza culturale, aprendo un dialogo tra le arti e le scienze.

Pistoia, con “Pistoia: l’avventura del leggere, il coraggio di costruire il futuro”, si propone di trasformare la città in un laboratorio di idee, un luogo di sperimentazione e di crescita per i giovani, incentivando l’alfabetizzazione e la cittadinanza attiva.

Nardò, con “Nardò Capitale della Lettura Rigenerativa: Territori, Comunità, Futuro”, mira a creare un circolo virtuoso tra cultura, ambiente e inclusione sociale, offrendo opportunità di crescita e di sviluppo a tutte le fasce della popolazione.
Infine, Tito, con “Una lettura che rigenera.
Tito 2026, tra identità, diversità, comunità e futuro”, si focalizza sull’importanza della lettura come strumento di coesione sociale e di crescita personale, promuovendo l’incontro tra culture e generazioni.
Il 17 settembre, a Roma, presso la sede del Ministero della Cultura, si terranno le audizioni pubbliche.

Un momento cruciale in cui i rappresentanti di ciascuna città avranno l’opportunità di illustrare in dettaglio le proprie proposte, articolando la visione strategica e i progetti concreti che animano le candidature.
La giuria, composta da esperti del settore, valuterà attentamente i dossier, soppesando la fattibilità, l’innovazione, l’impatto culturale e la capacità di coinvolgere la comunità.
Il Comune vincitore riceverà un contributo economico di 500.000 euro, destinato a sostenere la realizzazione delle iniziative previste e a consolidare il ruolo di Capitale Italiana del Libro per l’anno 2026, contribuendo a rafforzare il valore del libro e della lettura nel cuore della società italiana.

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