Città di Castello, crocevia di storia e sapere: celebrazioni per un quarto di secolo di cultura librariaCittà di Castello si è confermata, per il venticinquesimo anno consecutivo, capitale indiscussa del libro antico e della stampa rara, ospitando la Mostra Mercato nazionale.
L’evento, che si è concluso domenica 7 settembre a Palazzo Vitelli a Sant’Egidio, ha rappresentato un vibrante incontro tra operatori del settore, bibliofili, collezionisti e appassionati, un vero e proprio pellegrinaggio per gli amanti del patrimonio culturale cartaceo.
La mostra, sotto il prestigioso patrocinio della Camera dei Deputati in vista dell’80° anniversario della Costituzione Italiana (2027), ha visto la partecipazione di 40 espositori provenienti da Italia e da altri paesi, offrendo un panorama eccezionale di rarità, stampe antiche e volumi introvabili.
Un’attenzione particolare è stata dedicata alla Costituzione, con un’iniziativa dal titolo “Carta, inchiostro e libertà: la Costituzione Italiana tra memoria e futuro”, alla quale ha presenziato la vice-presidente della Camera, Anna Ascani, sottolineando l’importanza dell’evento come vetrina per la città e come momento di riflessione sul valore della Costituzione, un documento ancora oggi sorprendentemente giovane e attuale.
La consuetudine, radicata da oltre due decenni, di donare una copia della Costituzione ai diciottenni, testimonia l’impegno della comunità locale verso la formazione civica e la trasmissione dei valori fondanti della Repubblica.
Giancarlo Clementi, curatore scientifico della mostra, ha posto l’accento sulla natura intrinsecamente dinamica della memoria cartacea, non come mero accumulo di reperti del passato, ma come serbatoio di ispirazione per il futuro.
I libri antichi, con la loro luce riflessa attraverso i secoli, illuminano il presente e offrono prospettive per affrontare le sfide del domani.
La Costituzione, in questo senso, si configura come bussola per orientarsi nelle complessità del mondo contemporaneo.
L’evento non si è limitato all’esposizione di opere rare, ma ha offerto un ricco programma di iniziative culturali.
Particolare interesse ha suscitato “Inchiostro Cagliostro”, una mostra documentaria dedicata alla figura enigmatica e affascinante del conte di Saint-Germain, con una straordinaria collezione privata proveniente dalla raccolta di Loris Di Giovanni.
Un’altra attrazione significativa è stata la presenza di Giuseppe Solmi, rinomato esperto di codici miniati, che ha presentato un libro d’Ore francese del XV secolo di inestimabile valore.
Tra le scoperte più emozionanti, un espositore ha annunciato di aver rinvenuto, all’interno di un volume prezioso, un reliquia di profondo significato devozionale: un frammento presumibilmente appartenuto al velo di Santa Veronica Giuliani, santa patrona di Città di Castello.
Il reperto, una piccola pergamena sigillata, è stato prontamente consegnato alle suore Clarisse Cappuccine, custodi della memoria della santa e meta di pellegrinaggi provenienti da tutto il mondo.
L’esposizione “La petite bibliotheque française” ha completato il quadro di un evento che ha saputo coniugare la passione per il libro antico con l’apertura verso nuove forme di espressione culturale, consolidando il ruolo di Città di Castello come punto di riferimento imprescindibile per il collezionismo e la ricerca nel campo della storia del libro e della stampa.
L’Inno di Mameli, eseguito dalla Filarmonica Puccini lungo la scalinata affrescata del palazzo, ha concluso le celebrazioni, suggellando un’edizione ricca di significato e di emozioni, proiettando lo sguardo verso il futuro, nel segno della cultura e del sapere.