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Foligno, Segni Barocchi: La Vita è Sogno al Festival 2025

Dal 29 agosto al 6 settembre 2025, Foligno si appresta a riaccendere i riflettori su un’istituzione culturale di respiro nazionale e internazionale: il Festival Segni Barocchi, giunto alla sua quarantaseiesima edizione.
Sotto la direzione artistica, ora ininterrottamente affidata a Daniele Salvo per il secondo anno, in sinergia con Melania Giglio, il Festival si propone un tema centrale di profonda risonanza filosofica e artistica: “La vita è sogno”, un omaggio diretto e ispirato al capolavoro di Pedro Calderón de la Barca.
La presentazione ufficiale, a cui hanno presieduto il vicesindaco Riccardo Meloni, il presidente dell’Ente Giostra della Quintana, Domenico Metelli, e le assessore Alessandra Leoni (cultura) e Michela Giuliani (turismo), ha sancito il ruolo imprescindibile di Segni Barocchi nell’identità culturale di Foligno e nel suo potenziale attrattivo.

L’assessore Leoni ha sottolineato come il Festival sia un elemento cardine dell’offerta culturale cittadina, mentre l’assessore Giuliani ha evidenziato il suo valore intrinseco come strumento di promozione turistica, con l’introduzione, per l’occasione, di una suggestiva visita guidata alla Foligno barocca.
Daniele Salvo, direttore artistico, ha illuminato il significato profondo del tema scelto, delineando come il Barocco, nel suo complesso, si configuri come un universo di apparenze ingannevoli e di verità sfuggenti.
Il sogno, in quest’ottica, non è mera evasione, bensì un’area liminale, uno spazio di transizione cruciale dove si manifestano le contraddizioni intrinseche dell’animo umano: il conflitto tra aspirazioni, l’illusorietà delle promesse e la ricerca della verità.

La 46/a edizione di Segni Barocchi si pone quindi l’obiettivo di recuperare l’attualità del Barocco, non come semplice ricostruzione storica, ma come chiave interpretativa per decifrare le complessità del nostro presente.

In un’epoca segnata da incertezza e frammentazione, il Festival ambisce a ricordare che la realtà è un caleidoscopio di percezioni, emozioni e contrasti, un tessuto intricato che esige un’esplorazione coraggiosa e una capacità di meravigliarsi.

Oltre a Calderón de la Barca, il programma prevede un omaggio ad altri giganti della letteratura e della musica barocca, come Shakespeare e Giambattista Marino, offrendo al pubblico un percorso immersivo che stimoli la riflessione e la reazione emotiva.

L’intento è quello di creare un’esperienza trasformativa, che risvegli la capacità di sognare, di interrogarsi e di condividere un viaggio alla scoperta delle profondità dell’animo umano.

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