Norcia risorge: la Basilica di San Benedetto, simbolo di fede e resilienzaA Norcia, il cuore pulsante dell’Umbria, un’emozione palpabile si è diffusa nell’aria.
 La piazza centrale, ancora segnata dai segni del tempo e dalle operazioni di rifacimento, si è animata di una folla eterogenea: cittadini, giornalisti, passanti, tutti rivolti verso un unico punto focale: la maestosa Basilica di San Benedetto.
Un luogo che, nove anni fa, apparve al mondo ferito e spezzato, fotografata in un’immagine cruenta che simboleggiava la devastazione del terremoto che, tra il 2016 e il 2017, sconvolse il Centro Italia.
Un sisma che portò via vite, lasciò 303 morti, 388 feriti, generò 41.000 sfollati e cancellò intere comunità, come Amatrice, Accumoli e Arquata del Tronto.
Oggi, però, la Basilica si erge nuovamente, testimone di una rinascita spirituale e materiale.
Il restauro, un’opera di ineguagliabile complessità, ha privilegiato il recupero e il riposizionamento di una quantità significativa di pietre originali, preservandone la storia e l’autenticità.
 Ogni singolo elemento è stato scrupolosamente catalogato e analizzato da un team di esperti, frutto di una collaborazione sinergica tra Eni (sponsor tecnico del progetto), il commissario straordinario per la ricostruzione, il Ministero della Cultura, l’Arcidiocesi di Spoleto e Norcia, la Regione Umbria e il Comune di Norcia.
Questa analisi approfondita non solo ha permesso di ricostruire la struttura con la massima fedeltà, ma ha anche svelato dettagli e segreti celati per anni.
Tra le scoperte più significative, emergono due affreschi nascosti a sinistra dell’ingresso, un inaspettato dono che testimonia come anche dalle ferite più profonde possa germogliare la bellezza.
Il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, ha sottolineato come questa riapertura non sia solo un evento per Norcia, ma un momento di profonda riflessione per l’intera comunità umbra, un esempio di come la tenacia possa superare i traumi.
La Basilica è stata ricostruita fedelmente all’aspetto settecentesco, ma con un approccio innovativo che evita la mera riproduzione.
 Alcune cornici rimangono ancora vuote, destinate ad essere completate in futuro, mentre i colori sono stati riproposti sulla base delle analisi stratigrafiche e della descialbatura della pietra, in linea con i principi del restauro.
  Vito Barozzi, fondatore di Cobar Spa, ha evidenziato l’impiego di tecnologie all’avanguardia per garantire la stabilità sismica dell’edificio.
Giuseppe Zafarana, presidente del cda Eni, ha definito il risultato come una “resurrezione”, mentre Ledvin Zardini, Ad di Eni Servizi, ha espresso la soddisfazione di aver rispettato i tempi previsti.
 La presidente della Regione, Stefania Proietti, ha annunciato che questa riapertura segnerà una nuova fase di accelerazione nei lavori di ricostruzione.
Il vescovo della diocesi di Spoleto-Norcia, monsignor Renato Boccardo, ha esortato a seguire l’esempio di San Benedetto, un modello di società basato sul bene comune.
 Guido Castelli, commissario straordinario per la riparazione e la ricostruzione, ha richiamato l’importanza delle comunità per la vera ricostruzione, non solo materiale.
Il sindaco di Norcia, Giuliano Boccanera, ha richiamato il principio “ora et labora” che ha guidato l’azione della comunità durante questi anni di sforzi.
La serata si è conclusa con un suggestivo videomapping realizzato da Eni, che ha illuminato la facciata e il rosone della Basilica, proiettando le parole del patrono d’Europa.
Il silenzio commosso degli abitanti, molti dei quali non avevano mai visto la Basilica in questa forma, è stato interrotto dall’applauso liberatorio, un omaggio a un simbolo di fede, speranza e rinascita.
I bambini, in braccio ai genitori, hanno guardato con occhi pieni di meraviglia, testimoni di un futuro che rinasce dalle macerie.



 
                                    


