Una Stagione di Emozioni e Riflessioni: Il Teatro Stabile dell’Umbria a Foligno, 2025/26La stagione teatrale 2025/26 di Foligno, frutto della collaborazione sinergica tra il Teatro Stabile dell’Umbria e l’amministrazione comunale, si configura come un percorso artistico stimolante e variegato, progettato per coinvolgere un pubblico ampio e diversificato.
L’apertura, martedì 18 novembre alle ore 21.00 al Politeama Clarici, sarà affidata alla brillante rielaborazione di “Rosencrantz e Guildenstern sono morti” di Tom Stoppard, con un cast di interpreti di spicco come Francesco Pannofino, Francesco Acquaroli e Paolo Sassanelli.
Il regista Alberto Rizzi intende proporre uno spettacolo che fonde l’acutezza comica del teatro inglese con la vivacità e la fisicità della tradizione della Commedia dell’Arte, creando un’esperienza unica nel suo genere.
Il mese di dicembre sarà all’insegna del racconto corale e della resilienza umana con “Oltre.
Come 16+29 persone hanno attraversato il disastro delle Ande”, una produzione originale della compagnia Tsu, firmata da Fabiana Iacozzilli, regista e autrice rinomata per la sua capacità di integrare elementi di teatro di figura e narrazione in un linguaggio espressivo e coinvolgente.
La storia, un’epopea di amore, sopravvivenza e rinascita, trascende i confini della comprensione razionale, offrendo una profonda riflessione sulla forza dello spirito umano.
Gennaio si apre con l’intimo e pungente monologo di Giampaolo Morelli, “Scomode verità e 3 storie vere,” accompagnato dal maestro Sergio Colicchio.
Un viaggio attraverso l’animo umano, senza filtri né censure, con un artista capace di suscitare risate e profonde riflessioni.
A seguire, l’Auditorium San Domenico accoglierà una lettura inedita dell’Antigone di Jean Anouilh, curata e interpretata da Roberto Latini, figura di spicco del panorama teatrale italiano.
Latini, maestro nell’arte di esplorare la voce umana e la sua espressività, rielabora il testo classico per il pubblico contemporaneo, interrogandosi sul delicato equilibrio tra legge, coscienza, ragione politica ed etica.
Febbraio vedrà in scena la maestria di Silvio Orlando in “Il berretto a sonagli” di Luigi Pirandello, per la regia di Andrea Baracco.
L’interpretazione di Orlando, interprete capace di incarnare la complessità dell’uomo moderno, amplifica la portata tragica e comica dell’opera pirandelliana.
Il mese di marzo sarà dedicato all’analisi satirica e al messaggio di solidarietà femminile con “Lisistrata” di Aristofane, con Lella Costa nei panni della leader delle donne greche, affiancata da un cast di attori di talento.
Il percorso artistico della stagione prosegue con “La mia vita raccontata male” di Claudio Bisio, uno spettacolo che attinge al patrimonio letterario di Francesco Piccolo, un’occasione per ripercorrere vicende personali con leggerezza e introspezione.
La danza, poi, troverà la sua dimensione ideale con “LA DUSE – Nessuna Opera”, una produzione della Compagnia Opus Ballet che celebra la figura di Eleonora Duse, icona del teatro italiano.
Il monologo di Alessandro Bergonzoni, “Arrivano i Dunque (Avannotti, sole Blu e la storia della giovane Saracinesca)”, concluderà la stagione, offrendo una riflessione sulla società contemporanea con l’ironia e l’acutezza che contraddistinguono l’autore.
Il direttore del Teatro Stabile dell’Umbria, Nino Marino, sottolinea come la stagione rappresenti un’occasione per rafforzare il legame con il pubblico e per riscoprire il valore del teatro come luogo di incontro e di condivisione.
L’assessora alla cultura del Comune di Foligno, Alessandra Leoni, esprime la volontà di offrire al pubblico una proposta culturale ricca e diversificata, in grado di parlare a tutte le generazioni e di rafforzare il senso di comunità.
Info e prevendita: prelazione per abbonati dal 28 al 31 ottobre; vendita nuovi abbonamenti dal 4 al 9 novembre; vendita biglietti a partire dall’11 novembre, online su www.teatrostabile.
umbria.it o telefonicamente allo 075 57542222.






