Assisi, crocevia di fede, cultura e dialogo, ha recentemente vissuto un periodo di intensa vitalità, segnato da eventi di rilevanza nazionale e internazionale che hanno proiettato la città in un ruolo di primaria importanza nel panorama italiano ed ecclesiastico.
L’amministrazione comunale esprime profonda soddisfazione per la complessa operazione di accoglienza e gestione di flussi imponenti di persone, testimoniando una capacità organizzativa che va ben oltre la semplice gestione di manifestazioni.
Questi giorni, a partire dalla celebrazione di San Francesco, passando per la devozione per San Carlo Acutis e culminando con la Marcia per la Pace, hanno rappresentato un’occasione unica per rafforzare l’identità assisana, intrisa di valori spirituali e di impegno sociale.
La presenza di figure di spicco come la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il Segretario di Stato della Santa Sede Cardinale Pietro Parolin, il Sindaco di Betlemme e l’Ambasciatrice dell’Autorità Nazionale Palestinese, testimoniano il ruolo di Assisi come punto di riferimento per il dialogo interreligioso e la promozione della pace a livello globale.
La mobilitazione è stata straordinaria: oltre 520 pullman legati alla Marcia per la Pace, un flusso di visitatori gestito con efficienza dalla Polizia Locale, che ha sapientemente utilizzato le nuove aree di sosta create in vista del Giubileo e dei centenari.
Similmente, i giorni francescani hanno visto l’afflusso di oltre 357 autobus, evidenziando la capacità di accogliere e gestire un numero eccezionale di persone provenienti da ogni parte del mondo.
Un ringraziamento sentito va a tutti coloro che hanno contribuito a rendere possibile questa complessa operazione: i dipendenti comunali che, con professionalità e dedizione, hanno coordinato innumerevoli attività; le forze dell’ordine, i sanitari, il Centro Operativo Comunale, i volontari della Protezione Civile e le innumerevoli associazioni di volontariato, pilastri fondamentali di questa macchina complessa.
Il supporto di istituzioni regionali e nazionali, come la Prefettura, la Questura, la Regione Umbria e la Provincia di Perugia, si è rivelato cruciale, così come la collaborazione con i comuni limitrofi (Città di Castello, Gualdo Tadino, Corciano, Cannara, Spoleto) e con la polizia provinciale, che ha fornito un significativo supporto con 25 unità di polizia locale.
L’apprezzamento più sincero va, tuttavia, agli assisani, che hanno dimostrato un senso di responsabilità e un’ospitalità esemplare, accogliendo i visitatori con pazienza e spirito di accoglienza.
Assisi si conferma, così, non solo custode di un patrimonio spirituale inestimabile, ma anche un esempio virtuoso di gestione di eventi di grande portata, un modello di efficienza organizzativa e di accoglienza che la proietta come punto di riferimento non solo per l’Umbria, ma per l’intera nazione, consolidando la sua vocazione alla pace, al dialogo e alla fraternità.