Bandecchi Contro la Regione: Scontro Aperto sul Nuovo Ospedale di Terni

La recente comunicazione regionale, delineante le aree candidate per la realizzazione del nuovo polo ospedaliero di Terni, ha acceso la reazione veemente di Stefano Bandecchi, sindaco e presidente della provincia.

La sua presa di posizione, esplicitata in una dichiarazione pubblica, va oltre la semplice dissenso, configurandosi come una critica radicale all’operato della classe politica regionale e, per estensione, nazionale.

Bandecchi esprime un profondo senso di vergogna, definendo la leadership umbra come caratterizzata da una sterile retorica, una demagogia priva di sostanza e una cronica mancanza di visione strategica per lo sviluppo del territorio.

Il nocciolo della contestazione ruota attorno alla percepita assenza di decisioni concrete e la progressiva erosione della trasparenza.

Bandecchi contesta l’apparente indecisione della Regione e dell’assessore alla Sanità, sottolineando come la scelta del sito e la modalità di finanziamento, affidata a strumenti di credito privato – Inail e Cassa Depositi e Prestiti – contraddicano le promesse di un’opera finanziata esclusivamente con risorse pubbliche.
Questa incongruenza, secondo il sindaco, rivela una mancanza di leadership e un’incapacità di pianificare un’opera di tale portata con responsabilità e lungimiranza.

Un elemento particolarmente critico è l’incertezza sui tempi di realizzazione.
L’individuazione di aree che richiedono complesse procedure di esproprio, con conseguenti oneri finanziari significativi e ritardi inevitabili, evidenzia una pianificazione superficiale e una sottovalutazione delle difficoltà operative.
La stima di un costo complessivo di 600 milioni di euro, a detta di Bandecchi, rappresenta una dimostrazione tangibile di inettitudine e di una gestione finanziaria irresponsabile, lontana dai principi di prudenza e oculatezza che dovrebbero guidare l’amministrazione pubblica.

Bandecchi non si limita a criticare l’operato della Regione, ma denuncia anche le conseguenze dirette per la comunità ternana e provinciale, che si vedono negata un’opera fondamentale per la sanità territoriale.

La sua indignazione è amplificata dalla consapevolezza che, a causa di queste scelte, i cittadini saranno costretti a usufruire di una struttura sanitaria obsoleta e inadeguata.
La presa di posizione del presidente della provincia assume una forte valenza civile e politica, esortando a una revisione radicale del sistema di governance regionale e alla necessità di un cambio di passo.

L’impegno esplicitato è quello di mobilitare ogni risorsa a disposizione per accelerare l’allontanamento di una giunta che, a suo dire, ha tradito la fiducia dei cittadini e dimostrato una profonda inefficienza.
La denuncia non è solo una critica, ma un appello alla responsabilità e alla necessità di garantire alla comunità ternana e provinciale il diritto a un futuro sanitario dignitoso e all’altezza delle loro aspettative.

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