venerdì 26 Settembre 2025
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Enel a Terni: tra polemiche, investimenti e futuro dell’Umbria

La recente discussione in Commissione Attività Produttive della Camera, incentrata sulla riorganizzazione di Enel e, in particolare, sulla gestione del Posto di Teleconduzione di Terni, ha messo a galla dinamiche preoccupanti: la tendenza, da parte di alcuni esponenti dell’opposizione, a manipolare temi di primaria importanza come l’occupazione e la sicurezza, al solo fine di generare consenso elettorale.

L’audizione, durante la quale Enel ha fornito dettagliati chiarimenti sul proprio impegno verso il territorio, ha rivelato un quadro più complesso rispetto alle narrazioni semplicistiche diffuse.

L’azienda ha ribadito la propria volontà di investire attivamente nella regione, garantendo la stabilità occupazionale e dimostrando una visione strategica a lungo termine.
Queste rassicurazioni, sottolinea il deputato Raffaele Nevi, rappresentano un segnale positivo per la comunità ternana e umbra nel suo complesso.

L’approccio costruttivo e la volontà di dialogo, elementi distintivi dell’azione politica responsabile, si sono tradotti in investimenti concreti.
Enel sta attualmente destinando risorse significative – si parla di milioni di euro – per la modernizzazione e il potenziamento delle centrali idroelettriche umbre e per il supporto alle officine specializzate.
Questo impegno finanziario testimonia la rilevanza strategica dell’Umbria nel portafoglio energetico di Enel.
La presenza di Enel in Umbria, con la gestione di diciotto impianti idroelettrici e cinque grandi dighe, incide profondamente sull’economia regionale e sulla sicurezza energetica nazionale.

Riconoscere questa centralità implica un dovere di vigilanza politica, certo, ma un dovere che deve essere declinato non in termini di opposizione sterile, bensì attraverso un confronto aperto e propositivo.

La sfida per la politica è quindi quella di superare la logica della contrapposizione e abbracciare una visione più ampia, orientata al bene comune e alla prosperità delle comunità locali.

Un’efficace governance richiede una collaborazione sinergica tra istituzioni e imprese, un dialogo costruttivo che permetta di affrontare le sfide complesse che si presentano, come la transizione energetica e la riqualificazione del territorio.
Le risposte fornite durante l’audizione di Enel sembrano muoversi in questa direzione, offrendo un’opportunità concreta per costruire un futuro più solido e sostenibile per l’Umbria.
La politica deve quindi agire come facilitatore di questo processo, promuovendo la trasparenza, la responsabilità e la partecipazione attiva di tutti gli stakeholder.

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