venerdì 3 Ottobre 2025
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Luca Coscioni: 170.000 firme per diritti e libertà civili

L’associazione Luca Coscioni ha superato la soglia delle 170.000 firme in un anno, un segnale potente indirizzato al panorama politico italiano.

Questo significativo supporto popolare è il culmine di un’intensa attività che ha visto l’associazione impegnata su fronti cruciali: il diritto al fine vita dignitoso, la tutela della libertà di scelta in materia di procreazione assistita, la ricerca scientifica sui composti psichedelici e la piena autodeterminazione per le persone che richiedono il suicidio assistito.

Il 2023 si è rivelato un anno di battaglie legali e di azione strategica, testimoniato da 39 azioni legali intraprese e 241 richieste di accesso agli atti, che hanno permesso di illuminare aspetti spesso oscurati dalle decisioni politiche e burocratiche.

Parallelamente, l’associazione ha offerto sostegno a individui che hanno scelto di manifestare il proprio dissenso attraverso atti di disobbedienza civile, un approccio volto a sollecitare un cambiamento più rapido e profondo.
Nonostante la resistenza o l’immobilismo percepiti da parte delle istituzioni e dei partiti politici, l’associazione celebra un bilancio di progressi significativi.

L’approvazione di due leggi regionali in Toscana e Sardegna che definiscono tempi certi per l’erogazione di prestazioni di suicidio assistito rappresenta una vittoria concreta.
Queste normative, insieme a proposte di legge simili presentate in altre regioni e all’avvio di una proposta di legge nazionale sull’eutanasia, dimostrano un’evoluzione, seppur graduale, nel dibattito pubblico.

Il peso del progresso è stato ulteriormente rafforzato da quattro sentenze fondamentali della Corte Costituzionale: due relative al fine vita, una che garantisce l’accesso alla procreazione medicalmente assistita per le donne singole e una che introduce la firma certificata per gli elettori con difficoltà motorie.

Il ventiduesimo congresso, che si terrà il 4 e 5 ottobre a Orvieto, città natale di Luca Coscioni, figura chiave nella promozione della libertà di ricerca scientifica, e di Laura Santi, instancabile paladina del diritto al fine vita, rappresenta un momento cruciale per definire le strategie future dell’associazione.

La storia personale di Laura Santi, la cui battaglia legale per l’accesso al suicidio assistito ha concluso con una vittoria, e l’eredità di Luca Coscioni, saranno i punti focali del congresso, ispirando l’associazione a perseverare nella sua missione.
“Non rassegnatevi mai”, le ultime parole di Laura Santi, risuoneranno come un monito e un invito all’azione.
L’associazione si pone l’obiettivo di dare voce e visibilità a coloro che sono marginalizzati o resi invisibili dalle istituzioni, dalla malattia o dalla disabilità, incoraggiandoli a partecipare attivamente alla lotta per i propri diritti.

La segretaria nazionale Filomena Gallo e il tesoriere Marco Cappato sottolineano l’urgenza di agire, rifiutando di attendere “tempi migliori” per le libertà civili, poiché tale attesa potrebbe rivelarsi vana.
L’associazione avverte il rischio, simile a quello che si sta verificando in altri paesi democratici come gli Stati Uniti, di un regresso sui diritti civili in assenza di un’azione sociale nonviolenta e determinante nell’agenda politica.
La battaglia per la libertà, in definitiva, è una responsabilità condivisa e richiede un impegno costante.

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