lunedì 1 Settembre 2025
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Nuovo Provveditorato Penitenziaria: svolta in Umbria e Marche

La recente istituzione del Provveditorato dell’Amministrazione Penitenziaria di Umbria e Marche, con sede a Perugia, rappresenta un punto di svolta cruciale per la gestione del sistema carcerario in questi territori.

L’evento, frutto di un’azione politica mirata e di anni di pressione, segna un ritorno a una governance più autonoma e localizzata, contrastando una tendenza all’accentramento decisionale che aveva reso il sistema più fragile e meno reattivo alle specifiche esigenze locali.
L’iniziativa, sostenuta con forza dalla Lega, non si configura come un mero atto amministrativo, ma come la concretizzazione di una visione politica che riconosce l’importanza di un presidio territoriale solido per affrontare le complesse sfide del sovraffollamento carcerario.

Questo problema, cronico e aggravato dalla potenziale traslazione di detenuti da altre regioni, in particolare dalla Toscana, metteva a dura prova le strutture esistenti, compromettendo la sicurezza, le condizioni di lavoro del personale e la possibilità di offrire un percorso di reinserimento sociale efficace per i detenuti.

Il percorso che ha portato all’istituzione del Provveditorato è stato caratterizzato da un approccio multidisciplinare.
La mozione a prima firma Puletti, approvata dal Consiglio regionale nel 2023, ha rappresentato un momento di svolta, innescando un dibattito pubblico e sollecitando un’azione concreta da parte delle istituzioni.
Parallelamente, si sono sviluppate iniziative a livello parlamentare e territoriale, coinvolgendo gli operatori penitenziari, spesso costretti a operare in condizioni di estrema difficoltà e sotto pressione.
L’impegno del sottosegretario alla Giustizia Andrea Ostellari è stato fondamentale per superare resistenze e accelerare il processo di creazione del nuovo Provveditorato, dimostrando una sensibilità verso le problematiche del sistema penitenziario e una volontà di trovare soluzioni concrete.
L’istituzione del Provveditorato non è solo una risposta a un’emergenza, ma anche un segnale di riaffermazione del ruolo del territorio nella gestione della giustizia.
Si pone fine a un periodo caratterizzato da scelte politiche discutibili, che avevano generato carenze strutturali e organizzative, e si apre una nuova fase, in cui si punta a restituire dignità e strumenti adeguati al sistema penitenziario umbro-marchigiano.
La Lega, con questa iniziativa, rafforza il proprio impegno a sostegno degli agenti della polizia penitenziaria, veri protagonisti di un lavoro quotidiano spesso invisibile e pericoloso.
Si tratta di un corpo di professionisti che, con dedizione e coraggio, garantiscono la sicurezza e l’ordine all’interno delle carceri, affrontando sfide complesse e rischiando quotidianamente la propria incolumità.

L’attenzione e il supporto politico verso queste figure è essenziale per garantire la continuità e l’efficacia del servizio svolto.

Il nuovo Provveditorato si configura, dunque, come un tassello fondamentale di un progetto più ampio volto a riqualificare il sistema penitenziario e a promuovere una giustizia più equa e vicina ai territori.

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