Nel cuore dell’Umbria, Assisi si è recentemente offerta come luogo di profonda riflessione e spirituale rinnovamento con l’arrivo del Papa Leone XIV.
Il suo pellegrinaggio, un gesto carico di significato storico e religioso, ha segnato un momento di intensa comunione con la memoria di San Francesco e con la Chiesa italiana.
L’accoglienza al Sacro Convento, dimora spirituale e custode del messaggio francescano, ha rappresentato un’immersione in un’atmosfera di raccoglimento.
Accompagnato dal Cardinale Matteo Zuppi, figura di riferimento per il dialogo e la pastorale sociale, il Pontefice è stato accolto con deferenza dal Custode del Sacro Convento, Fra Marco Moroni, custode non solo di un luogo fisico, ma anche di una eredità spirituale millenaria.
Il gesto più significativo è stato senza dubbio il momento di preghiera nella cripta della Basilica Inferiore, un luogo intimo e solenne che ospita le spoglie mortali di San Francesco.
In quel silenzio, interrotto solo dal respiro dei presenti, il Papa ha reso omaggio al santo d’Assisi, esempio universale di povertà, umiltà e amore per la creazione.
La sua presenza, in quel luogo simbolo, ha evocato la continuità tra il messaggio profetico di Francesco e le sfide del presente, invitando a una riflessione profonda sui valori del Vangelo e sulla necessità di un impegno concreto per la giustizia e la pace.
La giornata, segnata da condizioni meteorologiche avverse, con pioggia e freddo pungente, non ha scoraggiato numerosi fedeli, desiderosi di condividere un momento di vicinanza al Pontefice e di rafforzare la propria fede.
La loro presenza, silenziosa e devota, ha testimoniato la forza del legame tra il Papa e i fedeli italiani, e la vitalità della fede francescana in un mondo spesso segnato da incertezze e disuguaglianze.
Successivamente, il Papa si è spostato a Santa Maria degli Angeli, luogo iconico del territorio umbro, per incontrare i vescovi riuniti in assemblea della Cei (Conferenza Episcopale Italiana).
Questo incontro ha rappresentato un’opportunità cruciale per un confronto aperto e costruttivo sui temi cruciali che affliggono la società italiana e la Chiesa, dalla crisi demografica alla povertà, dall’accoglienza dei migranti alla promozione della cultura della legalità.
Il dialogo con i vescovi ha permesso al Papa di ascoltare le voci dal campo, di comprendere le difficoltà e le speranze delle comunità locali, e di condividere le sue riflessioni e le sue indicazioni per il futuro pastorale della Chiesa in Italia.
Il pellegrinaggio ad Assisi, quindi, non è stato solo un gesto di devozione personale, ma anche un momento di dialogo e di condivisione per l’intera comunità ecclesiale italiana, un invito a rinnovare l’impegno per un mondo più giusto e fraterno, ispirandosi all’esempio luminoso di San Francesco.






