domenica 10 Agosto 2025
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Perugia

Povertà Lavorativa: la Crisi Nascosta tra Contratti e Bollette

La povertà, lungi dall’essere una figura statica relegata allo spettro della disoccupazione, si rivela un fenomeno complesso e in continua evoluzione, una metamorfosi che sfida le narrazioni semplicistiche e richiede un’analisi più approfondita.
Lo evidenzia il lavoro incessante di Caritas, in particolare quella di Perugia-Città della Pieve, guidata da don Marco Briziarelli, premiato per la sua dedizione alla solidarietà nell’ambito dei Vinarelli, riconoscimento condiviso con la direttrice del Serafico di Assisi, Francesca di Maolo.

Il dato cruciale che emerge è la crescente incidenza della cosiddetta “povertà lavorativa”: un venti per cento delle famiglie assistite da Caritas vanta contratti a tempo indeterminato, un elemento che smonta l’immagine stereotipata del povero disoccupato.

Tuttavia, questi stipendi, pur garantendo una forma di occupazione, si dimostrano insufficienti a coprire le necessità primarie, intrappolando le famiglie in una spirale di precarietà.

L’aumento esponenziale dei beneficiari, passato da una stima del 6-7% nel 2019 a oltre il 25% attuale, riflette una crescente fragilità sociale e un deterioramento del tessuto economico locale.
L’incremento delle famiglie assistite, che nel 2019 era di 1.600 e che oggi si avvicina alle 3.500, è un campanello d’allarme che segnala la difficoltà sempre maggiore per i nuclei familiari di fronte agli imprevisti.
Anche piccole spese, come la sostituzione di pneumatici o cure dentistiche per i figli, possono trasformarsi in eventi catastrofici, innescando un processo di indebitamento che aggrava ulteriormente la situazione.

L’impegno di Caritas si traduce in numeri significativi: assistenza a 3.471 famiglie, oltre 12.500 individui supportati, più di 17.000 colloqui di ascolto, 1.800 famiglie che utilizzano gli empori della solidarietà, un trentina di nuclei in accoglienza, 14 persone ospitate nel dormitorio e oltre 200 pasti caldi distribuiti quotidianamente.
La farmacia solidale rappresenta un ulteriore punto di accesso vitale per la popolazione in difficoltà.

Un contributo economico di 300.000 euro è stato destinato al sostegno per il pagamento delle bollette, un intervento cruciale in un periodo di crescenti difficoltà energetiche.

Questa realtà, caratterizzata da una forte rete di solidarietà, sottolinea la necessità di politiche sociali mirate a supportare le famiglie in difficoltà, non solo attraverso l’assistenza di emergenza, ma anche attraverso interventi strutturali che promuovano l’accesso a un lavoro dignitoso, all’istruzione e alla formazione, e che contrastino l’indebitamento eccessivo.

La sfida è trasformare la solidarietà in un motore di cambiamento sociale, capace di costruire un futuro più equo e inclusivo per tutti.

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