L’attesa di una trasformazione radicale del sistema sanitario, promessa con enfasi durante la campagna elettorale, si è scontrata con una realtà ben più complessa e insoddisfacente.
La Giunta Proietti, investita di un mandato ambizioso, non solo non è riuscita a eradicare le liste d’attesa, un flagello per i cittadini umbri, ma sembra ora lontana dal realizzare gli impegni assunti in merito all’ampliamento del personale sanitario.
Le recenti dichiarazioni della capogruppo regionale di Fratelli d’Italia, Eleonora Pace, durante i lavori del Consiglio regionale, rivelano un quadro preoccupante: sui 711 nuovi posti di lavoro previsti per il 2025, solo il 28% è stato effettivamente occupato fino ad oggi.
La governatrice, interrogata in merito, ha riconosciuto le difficoltà incontrate nell’attuazione del piano, aprendo, di fatto, uno spiraglio verso una revisione delle strategie implementate.
Questa situazione solleva interrogativi cruciali sulla gestione delle risorse umane nel sistema sanitario regionale e sulla capacità esecutiva della Giunta.
La promessa di un aumento del personale, percepita come un elemento chiave per migliorare l’accessibilità alle cure e ridurre i tempi di attesa, rischia di trasformarsi in un’amara delusione per i cittadini.
Al di là delle motivazioni addotte per giustificare il mancato raggiungimento degli obiettivi – che potrebbero derivare da problematiche burocratiche, difficoltà nel reperimento di personale qualificato o sottovalutazione delle esigenze del territorio – emerge una questione di trasparenza e responsabilità.
È essenziale che l’amministrazione regionale fornisca spiegazioni chiare e dettagliate sui fattori che hanno impedito l’attuazione del piano, evitando generalizzazioni e ambiguità.
La richiesta di un rendiconto aggiornato sull’incremento degli organici, avanzata dalla capogruppo di FdI, è un atto doveroso per garantire il controllo democratico e la responsabilizzazione dell’esecutivo.
Tuttavia, l’esperienza maturata finora suggerisce la necessità di una maggiore cautela negli annunci pubblici, per evitare di alimentare aspettative irrealistiche e di compromettere la credibilità della Giunta.
La questione non è solo una questione di gestione amministrativa, ma anche di etica politica.
Le promesse elettorali rappresentano un patto di fiducia tra amministratori e cittadini.
Il mancato rispetto di tali impegni mina la fiducia nelle istituzioni e alimenta il disincanto nei confronti della politica.
È fondamentale che la Giunta Proietti prenda atto di questa lezione e adotti un approccio più realistico e trasparente nella gestione della sanità regionale, privilegiando la concretezza delle azioni alla retorica degli annunci roboanti.
La prudenza, in questo frangente, non è un segno di debolezza, ma un atto di responsabilità nei confronti dei cittadini umbri.








