mercoledì 10 Settembre 2025
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Tassazione in Umbria: Battaglia al Consiglio Regionale

Il 25 settembre prossimo il Consiglio Regionale sarà chiamato a confrontarsi con una mozione di forte impatto, presentata dal consigliere Nilo Arcudi (Tp-Uc) e firmata da tutti i consiglieri dell’opposizione, che mira a rivedere radicalmente le recenti decisioni della Giunta in materia di tassazione regionale.
La questione, che riguarda direttamente il benessere economico e sociale dell’Umbria, si configura come un punto di scontro cruciale tra l’amministrazione uscente e le forze di opposizione, con implicazioni significative per famiglie, lavoratori e imprese locali.

La mozione nasce da una profonda insofferenza verso una manovra fiscale percepita come ingiusta e insostenibile, che rischia di compromettere la tenuta economica della regione.
La base di questa contestazione è ancorata a dati oggettivi e certificazioni istituzionali che mettono in discussione la narrazione ufficiale di una crisi finanziaria nella sanità pubblica.

La Sezione Regionale di Controllo per l’Umbria della Corte dei Conti, nel suo recente Rapporto di Parificazione al Rendiconto Generale 2024, ha espresso forti riserve sulla veridicità delle proiezioni di un presunto “buco” da 243 milioni di euro nel settore sanitario.
L’analisi dettagliata della Corte, che ha preso in esame i dati forniti da Kpmg Advisory spa, ha evidenziato una distorsione metodologica nella quantificazione del disavanzo.

La cifra di 243 milioni si è rivelata riferita esclusivamente alle aziende sanitarie e ospedaliere, escludendo completamente le risultanze positive derivanti dalla gestione centralizzata dei servizi sanitari.
Un’analisi corroborata, peraltro, dalle conclusioni del tavolo tecnico del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 1° aprile, che ha quantificato il deficit reale in soli 34 milioni di euro, una cifra ampiamente gestibile attraverso strumenti finanziari ordinari già a disposizione della Regione.
La mozione di opposizione non si limita a contestare l’errata quantificazione del deficit, ma solleva una questione di principio: l’opportunità di imporre nuove tasse in un momento di fragilità economica, quando le famiglie e le imprese umbre sono già gravate da oneri significativi.

Il consigliere Arcudi, in particolare, sottolinea che la pressione fiscale aggiuntiva rischia di soffocare la ripresa economica, penalizzare i settori produttivi e aumentare la disuguaglianza sociale.

La discussione in Consiglio Regionale del 25 settembre si preannuncia pertanto come un momento di resa dei conti, un’occasione per i cittadini umbri di comprendere chiaramente quali siano le priorità dell’amministrazione regionale e chi, tra i rappresentanti eletti, si schieri a difesa della verità dei conti e del benessere della comunità.
Il voto sulla mozione, in definitiva, rappresenterà un indicatore significativo dell’orientamento politico della Regione e della sua capacità di rispondere alle esigenze reali della popolazione umbra.
La sfida è quella di trovare un equilibrio tra sostenibilità finanziaria e giustizia sociale, evitando scelte che possano compromettere il futuro della regione.

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