venerdì 3 Ottobre 2025
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Terni, mobilitazione per Gaza: due cortei, un appello alla solidarietà.

A Terni, la mobilitazione per la Global Sumud Flotilla ha assunto la forma di due cortei distinti, espressione di sensibilità e approcci sindacali differenti, che hanno successivamente convergito in una manifestazione unitaria.

L’iniziativa, nata in risposta alle azioni della flotta umanitaria diretta a rompere il blocco navale di Gaza, ha visto l’adesione della CGIL e dei Cobas, due realtà sindacali spesso in dialogo, ma anche in competizione, che hanno scelto di esprimere la loro solidarietà attraverso una giornata di sciopero e mobilitazione pubblica.
Il primo corteo, promosso dalla CGIL, ha radunato una folta partecipazione, mentre quello dei Cobas ha espresso una forte presenza di attivisti e collettivi sociali.

L’incontro dei due cortei, avvenuto dinanzi alla prefettura, ha segnato un momento simbolico di convergenza, un gesto che ha superato le differenze ideologiche e le strategie sindacali per abbracciare un obiettivo comune: denunciare la violazione dei diritti umani e il blocco imposto alla popolazione civile di Gaza.

La presenza di numerosi studenti ha conferito alla manifestazione un carattere di particolare vivacità e di forte impegno sociale, testimoniando la crescente consapevolezza delle nuove generazioni nei confronti delle problematiche internazionali e delle ingiustizie globali.
La scelta di direttrici che hanno attraversato il cuore della città, da corso Tacito fino a piazza della Repubblica, ha voluto portare il messaggio di solidarietà e di protesta direttamente al centro del tessuto urbano, coinvolgendo la cittadinanza e sollecitando una riflessione approfondita sulla questione palestinese.
L’incontro con il prefetto, prima della partenza del corteo unificato, ha rappresentato un tentativo di dialogo istituzionale, un’occasione per esporre le motivazioni dello sciopero e per chiedere al governo italiano un intervento diplomatico attivo volto a garantire il rispetto del diritto internazionale e la fine del blocco di Gaza.

Tuttavia, la manifestazione non si è limitata a un semplice atto formale, ma ha continuato a esprimere la sua forza e la sua determinazione attraverso striscioni, slogan e interventi pubblici che hanno denunciato la responsabilità della comunità internazionale di fronte alla sofferenza di un intero popolo.

La giornata di mobilitazione a Terni si è configurata dunque come un atto di resistenza civile, un segnale di speranza e di impegno per un futuro più giusto e pacifico, un appello alla solidarietà internazionale e alla fine delle ingiustizie che affliggono il mondo.

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