sabato 4 Ottobre 2025
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Terni: Mobilitazione per la Civiltà Democratica e un Dialogo Costruttivo

Terni, città ferita da un’escalation di tensioni e da un clima di crescente polarizzazione, è il palcoscenico di una mobilitazione che mira a riaffermare i principi fondamentali di una convivenza civile democratica.

La deputata del Movimento 5 Stelle, Emma Pavanelli, ha espresso pubblicamente la sua preoccupazione per l’aumento di un linguaggio aggressivo e intimidatorio che sta permeando il dibattito pubblico locale, fenomeno che lei stessa definisce un’emergenza per la tenuta del tessuto sociale.

La manifestazione a cui Pavanelli ha preso parte non è semplicemente una richiesta di dimissioni del sindaco Stefano Bandecchi, ma un segnale forte a favore del ripristino di un dialogo costruttivo e rispettoso tra istituzioni e cittadini.
Il linguaggio politico, secondo la deputata, è stato distorto e manipolato, trasformandosi in uno strumento di pressione e di delegittimazione, con conseguenze dirette sulla percezione di sicurezza e di fiducia nelle istituzioni.
“Assistiamo a un’inversione di rotta pericolosa,” ha dichiarato Pavanelli, “dove la critica costruttiva viene soffocata da attacchi personali e da un’ostentazione di forza che non trova giustificazione in un contesto democratico.
È un’erosione dei valori che abbiamo sempre considerato imprescindibili.
“La presenza della deputata a Terni rappresenta un atto di vicinanza e di solidarietà nei confronti della cittadinanza, un appello a recuperare il senso di responsabilità condivisa e a recuperare spazi di confronto genuino.
La richiesta di dimissioni del sindaco, pur essendo il fulcro della protesta, si configura come la conseguenza logica di un deterioramento profondo del rapporto tra potere e cittadinanza.
Pavanelli sottolinea che il Movimento 5 Stelle non intende perseguire una mera vendetta politica, ma agire come catalizzatore di un cambiamento culturale che promuova la riconciliazione e la riappropriazione dei diritti di partecipazione attiva alla vita democratica.
La denuncia non è rivolta a una singola persona, ma al sistema che, per omissione o per azione, ha consentito a un linguaggio violento e intimidatorio di prosperare.
La speranza è che questa mobilitazione possa innescare un processo di riflessione più ampio, coinvolgendo non solo la classe politica ma anche le forze sociali, le associazioni di categoria e i media locali, al fine di ricostruire un clima di fiducia e di collaborazione, imprescindibile per il futuro di Terni.

La crisi attuale, infatti, non è solo politica, ma anche esistenziale, e richiede un impegno collettivo per riaffermare i valori di rispetto, legalità e partecipazione democratica che sono alla base di una società civile sana e prospera.

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