La persistente situazione di fragilità abitativa nei Comuni di Umbertide, Perugia e Gubbio, duramente colpiti dal terremoto del 2023, rischia di compromettere la continuità del Contributo per l’Autonoma Sistemazione (CAS), un sostegno vitale per le famiglie sfollate.
La consigliera regionale del Partito Democratico, Letizia Michelini, presidente della seconda Commissione consiliare, solleva con urgenza la necessità di un intervento normativo a livello nazionale per evitare un vuoto legislativo che penalizzerebbe ulteriormente i cittadini.
La recente conclusione dello stato di emergenza ha innescato un cortocircuito burocratico.
L’attuale formulazione dell’articolo 22-ter del Decreto Legge 4/2022, concepito per realtà che hanno superato le prime fasi di ricostruzione, condiziona l’erogazione del CAS all’avvenuta presentazione della domanda per il contributo alla ricostruzione.
Questa condizione risulta inapplicabile ai Comuni in questione, dove la procedura prevede al momento la sola manifestazione di interesse per l’accesso ai fondi sisma, senza l’obbligo immediato di presentare progetti di ricostruzione.
Questa incongruenza è stata riconosciuta anche dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, che ha espresso riserve sulla bozza di ordinanza redatta dal Dipartimento della Protezione Civile.
La necessità di superare questo ostacolo apre a due possibili scenari.
La prima opzione prevede una modifica dell’articolo 22-ter del decreto, mentre la seconda suggerisce l’introduzione di una norma specifica per il sisma 2023, mirata a risolvere la situazione nei comuni interessati.
È stata inoltre valutata l’ipotesi di un intervento diretto da parte della Regione, attraverso l’impiego di risorse proprie, con successivo recupero attraverso finanziamenti nazionali.
Tuttavia, tale soluzione richiederebbe un provvedimento legislativo regionale dedicato e una garanzia nazionale di rimborso, rendendo il processo complesso e dilatandone i tempi.
La Presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti, in collaborazione con il Prefetto di Perugia, ha formalmente richiesto un intervento urgente a livello nazionale, sottolineando la priorità di garantire la continuità e la certezza dell’erogazione del CAS fino all’avvio effettivo della ricostruzione.
La consigliera Michelini e la Presidente Proietti invitano tutti i parlamentari umbri, al di là delle affiliazioni politiche, a collaborare per promuovere un’azione coordinata e incisiva presso il Governo e il Parlamento.
La Regione Umbria ribadisce il proprio impegno costante e la piena disponibilità a operare in tutte le sedi istituzionali, con l’obiettivo di fornire risposte tempestive ed efficaci alle comunità colpite dal sisma, alleviando le conseguenze di questa emergenza ancora in atto.
La questione non è meramente tecnica, ma rappresenta un imperativo morale nei confronti di chi continua a vivere in condizioni di precarietà abitativa, richiedendo una risposta rapida e condivisa a livello nazionale.