Illustrissimo popolo umbro, pellegrini nel cuore di Roma,La vostra presenza, come un soffio di natura e storia, innalza la sacralità di questa Basilica.
Venite da un lembo di terra che incarna l’anima più profonda d’Italia, un mosaico di colline e vallate dove la bellezza naturale si fonde con un patrimonio artistico e spirituale di inestimabile valore.
L’Umbria, questo cuore verde, non è solo un paesaggio da ammirare, ma un vero e proprio *locus animi*, un luogo dove l’animo si eleva e la fede si rafforza.
Le vostre comunità, ognuna custode di una narrazione unica, sono tessute di fili che si intrecciano con la storia della Chiesa e dell’Italia.
Evocano figure emblematiche, ma anche storie sussurrate dal vento, episodi di coraggio e di fede che hanno plasmato l’identità umbra.
Generazioni di uomini e donne, da asceti silenziosi a poeti ispirati, da teologi eruditi a giovani ardenti, hanno contribuito a tramandare un’eredità preziosa: il messaggio salvifico di Gesù Cristo.
Quest’eredità non è un reperto del passato, bensì una fonte inesauribile di ispirazione e rinnovamento.
Come una vite che germoglia, porta i suoi frutti, un mosto pregiato che inebria e diffonde il suo profumo di speranza.
E in questa fecondità, risiede la forza di una fede che si rinnova costantemente.
Il pensiero vola a San Carlo Acutis, esempio luminoso di santità giovanile, testimonianza tangibile di come la fede possa fiorire anche nel cuore dei più giovani.
La sua vita, un faro per le nuove generazioni, ci ricorda che la santità non è appannaggio di pochi eletti, ma è un cammino accessibile a tutti coloro che si aprono alla grazia divina.
La sua canonizzazione è un segno, un invito a riscoprire la bellezza della fede semplice e autentica, capace di illuminare le nostre vite e di rendere il mondo un luogo più giusto e fraterno.
Oggi, più che mai, è necessario riscoprire le radici della nostra fede, attingere alla saggezza dei nostri santi, per affrontare le sfide del presente con coraggio e speranza.
L’Umbria, con la sua storia millenaria, con la sua spiritualità profonda, con la sua bellezza struggente, ci offre un esempio di come la fede possa essere fonte di forza, di ispirazione, di gioia.
Che la vostra peregrinazione romana sia un momento di grazia, un’occasione per rafforzare il vostro legame con la Chiesa universale, per rinnovare il vostro impegno a testimoniare il Vangelo nel mondo.
Portate con voi il profumo dell’Umbria, la sua fede sincera, la sua bellezza intramontabile.
E tornate alle vostre comunità con il cuore colmo di gioia e di speranza.