giovedì 9 Ottobre 2025
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Umbria, cauto ottimismo per l’accordo Israele-Hamas: un ponte per la pace.

La Regione Umbria, con la voce della Presidente Stefania Proietti e dell’intera Giunta, accoglie l’accordo tra Israele e Hamas con un cauto ottimismo, interpretandolo come un potenziale spartiacque nella drammatica situazione del Medio Oriente.

L’evento non è percepito come una definitiva conclusione, bensì come una finestra di opportunità, un primo, fragile passo verso la ricostruzione di un tessuto sociale e materiale profondamente lacerato.

L’Umbria, regione storicamente radicata nella cultura della pace e del dialogo – un’eredità vibrante che si rinnova ogni anno con la marcia Perugia-Assisi – si pone a disposizione per sostenere il processo di riconciliazione.

L’impegno si articola attraverso la mobilitazione delle risorse regionali: scuole, università, associazioni umanitarie, e reti di solidarietà, pronte a partecipare attivamente alla complessa opera di ricostruzione che si prospetta.
La Presidente Proietti ha espresso la consapevolezza che l’accordo, per quanto auspicabile, rappresenta solo l’inizio di un percorso arduo.
La necessità di una pace duratura implica la cessazione definitiva di ogni forma di violenza, e un profondo ripensamento delle dinamiche che hanno alimentato il conflitto per anni, a partire dagli eventi tragici del 7 ottobre.
L’eco delle sofferenze, la memoria delle vittime – decine di migliaia, spesso civili innocenti – costituiscono un fardello pesante, che esige un impegno costante per la giustizia e la riparazione.

In questo scenario, la Regione Umbria intende rafforzare il proprio ruolo di ponte tra culture e popoli.

L’eredità spirituale di San Francesco e San Benedetto, simboli universali di pace, accoglienza e dialogo interreligioso, guiderà l’azione regionale.

Il riconoscimento dello Stato palestinese, come principio fondamentale di equità e giustizia, si configura come un elemento imprescindibile per la costruzione di un futuro condiviso.

La liberazione degli ostaggi, il cessate il fuoco sostenibile a Gaza e l’allentamento immediato della grave crisi umanitaria rappresentano le priorità assolute.
L’auspicio è che queste misure propedeutiche conducano a una soluzione politica di lungo termine, basata sul principio dei due Stati, garantendo a israeliani e palestinesi la possibilità di vivere in sicurezza, dignità e prosperità.

La sfida, ora, è trasformare questo fragile accordo in un impegno concreto per la riconciliazione, investendo nell’educazione alla pace, promuovendo lo sviluppo economico sostenibile e favorendo l’incontro tra le persone.
Solo così si potrà costruire un futuro in cui il dolore del passato non si ripeta, e la speranza di un Medio Oriente pacifico possa finalmente diventare realtà.

L’Umbria si impegna a non dimenticare le vittime, a sostenere le loro famiglie e a promuovere un futuro di giustizia e solidarietà per tutti.

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