mercoledì 10 Settembre 2025
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Perugia

Umbria e Palestina: Enti Locali per la Pace, Oltre le Parole

L’auspicio di azioni concrete, al di là delle dichiarazioni di intenti, risuona forte dalle parole del Presidente della Provincia di Perugia, Massimiliano Presciutti, intervenuto al forum Sindaci in rete, un’iniziativa volta a promuovere il dialogo e la cooperazione tra Comuni italiani e palestinesi.

La sua è una chiamata all’azione che interroga la responsabilità degli enti locali di fronte all’inerzia, o alla lentezza, delle istituzioni centrali.
Il quadro geopolitico attuale, profondamente mutato rispetto al contesto originario del progetto “Land”, impone una revisione delle prospettive e un nuovo coraggio nell’agire.
Non si tratta di un’opposizione frontale ai governi, ma di un’esemplificazione di un’alternativa, di una via possibile per costruire un mondo più giusto e pacifico.
L’azione degli enti locali si configura, in questo senso, come un atto di testimonianza, un laboratorio di sperimentazione di nuovi modelli di convivenza.
Il Presidente ha evidenziato come i gesti simbolici possano trascendere la loro valenza puramente formale, trasformandosi in impegni concreti.

L’esposizione della bandiera palestinese sui palazzi istituzionali umbri, ad esempio, non è un mero atto cerimoniale, ma una presa di posizione politica e morale che implica la responsabilità di promuovere il riconoscimento dello Stato di Palestina attraverso deliberazioni nei consigli comunali.

La forza di questi atti risiede nella loro capacità di generare un impatto reale, di alimentare una cultura della pace che germina nei territori e si nutre di relazioni dirette tra Comuni, di progetti condivisi e di scambi reciproci.

Questo approccio, fondato sulla prossimità e sull’interazione, si pone come antidoto all’astrazione delle decisioni centralizzate e alla distanza tra governanti e governati.
Un’ulteriore riflessione è rivolta alle radici costituzionali del nostro Paese, richiamando l’eredità dei padri e delle madri costituenti.

La Costituzione italiana è il frutto di un compromesso audace, di una sintesi tra posizioni divergenti, resa possibile dalla comune esperienza della Resistenza contro un regime oppressivo.

Questa storia ci insegna l’importanza del dialogo, della negoziazione e della ricerca di punti di incontro, valori imprescindibili per affrontare le sfide contemporanee.

Concludendo, il Presidente ha lanciato un appello per trasformare la prossima Marcia della pace Perugia-Assisi, il 12 ottobre, in un evento di risonanza nazionale e internazionale, un momento di convergenza tra tutti i Comuni umbri e italiani, animati da un comune desiderio di pace.

Un evento che voglia rappresentare un faro di speranza, un segnale forte e chiaro al mondo intero, che testimoni la volontà di costruire un futuro di convivenza e di rispetto reciproco.

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