La dissonanza tra le affermazioni della Giunta regionale e la realtà documentata continua a generare profonda preoccupazione tra i consiglieri regionali di opposizione.
Enrico Melasecche, Donatella Tesei, Eleonora Pace, Matteo Giambartolomei, Paola Agabiti, Laura Pernazza, Andrea Romizi e Nilo Arcudi, in una dichiarazione congiunta, denunciano come l’amministrazione Proietti, anziché confrontarsi apertamente con le critiche costruttive, preferisca ricorrere a strategie di disinformazione e accuse infondate, tentando di occultare una gestione amministrativa che appare gravemente deficitaria.
L’accusa di “trauma della sconfitta” rivolta all’opposizione è percepita come una manovra dilatoria, un tentativo di distogliere l’attenzione da scelte gestionali che rivelano una profonda miopia e una pericolosa avventatezza.
La polemica verte su una questione cruciale: l’approccio alla gestione di un onere finanziario derivante dall’applicazione di una normativa risalente al 1998, un provvedimento originariamente promosso e applicato dalle amministrazioni di centrosinistra, e successivamente dichiarata incostituzionale dalla Corte Costituzionale.
Mentre la precedente Giunta Tesei aveva dimostrato lungimiranza e responsabilità accantonando preventivamente le risorse necessarie per mitigare l’impatto finanziario dell’intervento della Corte, garantendo così la stabilità del bilancio regionale e tutelando gli interessi dei cittadini umbri, l’attuale Giunta Proietti ha scelto un percorso diametralmente opposto.
Questa decisione, assunta alla fine del 2024, espone il bilancio regionale a un rischio di squilibrio significativo, un campanello d’allarme che non può essere ignorato.
L’opposizione evidenzia come questa scelta non sia un mero errore di valutazione, ma parte di una strategia deliberata volta a perpetuare una narrazione distorta, a riaccendere la fiamma di un “buco di bilancio in sanità” che si è rivelato essere un’invenzione propagandistica.
Il “trauma” invocato dall’amministrazione è un diversivo per mascherare una profonda mancanza di serietà e trasparenza.
I consiglieri dell’opposizione ribadiscono che la loro aspirazione non è mai stata quella di ottenere un successo elettorale fondato sull’inganno e la disonestà intellettuale.
Il rispetto per l’Umbria, la verità dei fatti e i principi fondamentali della democrazia impongono un ruolo di controllo e di denuncia delle irregolarità.
La Giunta Proietti è accusata di nascondersi dietro cortine fumogene di propaganda, evitando un confronto aperto con i problemi reali.
L’Umbria, sostengono gli esponenti dell’opposizione, merita un’amministrazione seria, responsabile e trasparente, che si prenda cura del bene comune con integrità e lungimiranza.
L’opposizione si impegna a continuare a vigilare, a informare i cittadini e a denunciare le omissioni, gli errori gestionali e le scorrettezze che verranno alla luce, nel rispetto del proprio dovere istituzionale.






