lunedì 13 Ottobre 2025
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Valnerina: Autovelox, un paradosso tra multe e sicurezza.

Nel cuore della Valnerina umbra, Vallo di Nera, un piccolo comune con una popolazione ridotta, si trova ad affrontare una dicotomia interessante.
Pur figurando tra i centri italiani che generano maggiori entrate derivanti dalle sanzioni stradali, la comunità locale non si limita a sollecitare la riattivazione di un servizio che in passato ha contribuito in maniera significativa alle finanze comunali, ma auspica attivamente un’ulteriore implementazione del sistema di controllo della velocità, estendendolo alla frazione di Piedipaterno.

A illustrare la situazione è la sindaca, Agnese Benedetti, in un’analisi che va oltre la semplice constatazione di un dato economico.

Le cifre emerse dallo studio del Centro Studi Enti Locali, datate 2004, rivelano un quadro significativo: 102.000 euro incassati tramite l’autovelox fisso, a cui si sommano residenze attive per 87.000 euro (derivanti da sanzioni pregresse) e ulteriori 31.000 euro legati al recupero dei punti patente.

Un importo considerevole per un comune di queste dimensioni, che però contrasta con la sua attuale inattività.

La dismissione del servizio attuale, come spiega la sindaca, è diretta conseguenza della mancanza di personale.

La figura dell’agente della polizia locale accertatore, essenziale per la verifica delle violazioni, non è più disponibile, rendendo economicamente insostenibile per il comune il mantenimento del noleggio dell’autovelox.

Un paradosso che evidenzia le difficoltà che i piccoli enti locali incontrano nel garantire servizi essenziali, soprattutto in termini di sicurezza stradale.
Tuttavia, la sindaca Benedetti pone l’accento non solo sull’aspetto finanziario, ma soprattutto sulla cruciale importanza del dispositivo per la sicurezza pubblica.

La sua presenza lungo la strada statale, che attraversa il paese, protegge scuole, uffici comunali e garantisce la sicurezza di pedoni e ciclisti.
La comunità, sensibile a queste tematiche, esprime apertamente il desiderio del suo ritorno e non si limita a questo, ma propone un’estensione del sistema di controllo alla frazione di Piedipaterno, segno di una crescente consapevolezza della necessità di un approccio proattivo nella gestione della sicurezza stradale.
Infine, la sindaca precisa come le risorse derivanti dalle sanzioni siano destinate, in conformità alla legge, a investimenti specifici: almeno il 50% è vincolato a progetti di sicurezza stradale, miglioramenti delle infrastrutture viarie e adeguamento della segnaletica, configurando un circolo virtuoso in cui le entrate derivanti dalle contravvenzioni si traducono in benefici tangibili per la collettività.

L’auspicio è che, con il ritorno dell’agente della polizia locale, questa dinamica possa riprendere vigore, garantendo non solo la sicurezza dei cittadini, ma anche la sostenibilità finanziaria del comune.

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