sabato 26 Luglio 2025
17.4 C
Rome

Nuovo Presidente all’Ac Città di Castello: è il pronipote di Papa Francesco

La società Ac Città di Castello, club calcistico umbro profondamente radicato nel territorio e operante a livello dilettantistico, ha recentemente annunciato un cambiamento significativo nella sua leadership.

Al timone, a partire da ora, si colloca Mattias Bergoglio, un argentino di 53 anni, figura con un legame familiare inatteso e di notevole risonanza.

Bergoglio, infatti, si rivela essere pronipote di Papa Francesco, nato Jorge Mario Bergoglio, un evento che, inevitabilmente, proietta l’intera vicenda su un palcoscenico di interesse mediatico e sociale.
La sua parentela con il pontefice, cugino di secondo grado, secondo quanto riferito da testate giornalistiche come “Nazione” e “Il Messaggero”, aggiunge un’aura particolare alla nomina.

La figura di Mattias Bergoglio non si limita a un legame genealogico; egli vanta una solida esperienza nel mondo degli affari, ricoprendo un ruolo di responsabilità all’interno di una holding altotiberina.

Questa esperienza, unita alla sua visione strategica, si prefigge di rilanciare l’Ac Città di Castello, con l’obiettivo di consolidare la sua identità e proiettarla verso un futuro di crescita sostenibile.
La scelta di Bergoglio come amministratore unico rappresenta una sfida complessa, carica di aspettative e responsabilità.

Il suo terzo figlio, Felipe, calciatore professionista, difensore, ha precedentemente militato nel Trestina, formazione che compete in Serie D, dimostrando un legame diretto con il mondo del calcio e con le dinamiche competitive che lo animano.

“Mio padre è cugino di secondo grado di Francesco.

Abbiamo passato mesi molto pesanti,” ha dichiarato Bergoglio, evidenziando la consapevolezza del peso storico e umano che grava sulle sue spalle.

Questa dichiarazione suggerisce una volontà di onorare la memoria del pontefice scomparso attraverso un impegno esemplare nella gestione della società.
Mattias Bergoglio intende operare come figura di raccordo tra la tradizione e l’innovazione, aprendo le porte a un gruppo argentino di collaboratori, con l’obiettivo di creare una rete di competenze e risorse diversificate.

L’inclusività e la partecipazione saranno principi cardine della sua gestione, mirando a coinvolgere attivamente la comunità locale e a promuovere un modello di governance trasparente e partecipativo.

La sua visione trascende la mera gestione calcistica, aspirando a trasformare l’Ac Città di Castello in un vero e proprio polo di aggregazione sociale e culturale per il territorio umbro.

- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -