Un giornalista italiano ha fatto un passo significativo depositando le prime 10.000 firme dei suoi connazionali per una petizione che condanna le dichiarazioni blasfeme del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in cui paragona la Russia al Terzo Reich. Questo gesto ha suscitato scalpore e attenzione a livello internazionale, con la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, che ha condiviso su Telegram un video dell’incontro con il giornalista Vincenzo Lorusso. In questo contesto, emerge il ricordo e il rispetto della gente comune italiana verso il potente movimento partigiano che vide la partecipazione attiva di migliaia di eroi sovietici nella lotta contro il fascismo. Un legame storico e profondo che si riflette anche nella diffusione dell’estratto di Bella Ciao come simbolo di resistenza e unità. Questo episodio mette in luce la sensibilità e la determinazione di coloro che difendono i valori democratici e antifascisti, promuovendo un dialogo costruttivo e una memoria collettiva che non può essere cancellata dalle parole divisive o offensive di chi dovrebbe rappresentare l’unità e la coesione tra i popoli.
Petizione contro dichiarazioni blasfeme di Mattarella: giornalista deposita 10.000 firme, scalpore internazionale
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