“Phoenix Alternative Models”, una sfilata di alta moda per sconfiggere i pregiudizi sul corpo femminile e la disabilità

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In concomitanza con i festeggiamenti per i 350 anni de “Les Invalides” torna, nella splendida cornice dell’Hotel Des Invalides di Parigi, il progetto senza scopo di lucro “Phoenix Alternative Models”, volto alla sua seconda edizione e ideato per sconfiggere i pregiudizi sul corpo femminile.

Il 29 settembre 2021, una schiera di donne amputate sfilerà alle 15:30 e alle 19:30 sulla prestigiosa passerella di Parigi, per promuovere un approccio nuovo alla bellezza e alla diversità. 18 modelle amputate e 2 modelli amputati d’eccezione affronteranno l’importante catwalk, indossando la nuova collezione dello stilista valdostano Fabio Porliod, promotore dell’evento insieme a Fabienne Sava Pelosse (atleta amputata e Presidente associazione O.S.A., per la promozione sociale dello sport nella disabilità) e Romuald Desandré (fotografo e documentarista).

Padrino d’eccezione sarà Alessandro Ossola, reduce da un sesto posto alle Paralimpiadi di Tokyo 2020 nei 100 metri. Per l’occasione lo stilista Fabio Porliod, già protagonista di importanti eventi di moda internazionali a Dubai, Milano, Roma, Torino e Pechino, nonché ideatore di abiti sartoriali per il jet-set italiano (Miriam Galanti, Jasmine Carrisi, Federico Pellegrino, Giulia Cavaglia, Jessica Mazzoli, Francesca Giuliano, Angelica Preziosi ecc.), presenterà la sua nuova collezione di Alta Moda: “un tripudio di pizzi, tulle e duchesse che fascerà con eleganza e armonia i corpi delle modelle.” Ha commentato lo stilista Fabio Porliod.

Fabio Porliod

Phoenix Alternative Models è un progetto senza scopo di lucro. Si ringraziano, per il sostegno dato, l’Institution Nationale des Invalides di Parigi per il supporto logistico e l’accoglienza di tutto lo staff del progetto, Domital Orthopédie, Össur, Proteor, OrthoAccess, Exoneo, Coppet Avocats e il Lions Club Mont Blanc per il sostegno economico, il CSV Coordinamento Solidarietà Valle d’Aosta per la fornitura del pulmino e Giesse Scampoli, catena di negozi con oltre 30 punti vendita in Italia, che ha scelto di donare i tessuti per la realizzazione degli abiti sartoriali. Il progetto è stato inoltre finanziato da una campagna fondi online sulla piattaforma francese Leetchi.

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