Piano del governo laburista per affrontare il sovraffollamento carcerario in UK: polemiche e soluzioni innovative

Il governo laburista di Keir Starmer ha avviato oggi un piano per affrontare il sovraffollamento carcerario nel Regno Unito, che ha raggiunto livelli record ad agosto. La ministra della Giustizia, Shabana Mahmood, ha presentato il piano che prevede una riduzione del 10% della pena minima richiesta per ottenere la libertà condizionata, escludendo i detenuti condannati per crimini gravi come omicidio, terrorismo o violenza sessuale e domestica. Questa misura comporterà il rilascio immediato di circa 1700 detenuti.L’iniziativa ha scatenato un acceso dibattito con l’opposizione conservatrice, che accusa il governo di mettere a repentaglio la sicurezza pubblica. Il premier e i suoi ministri hanno risposto sottolineando le mancanze ereditate dal precedente governo Tory e definendo la situazione carceraria come uno dei peggiori scandali lasciati in eredità. Le autorità penitenziarie descrivono un sistema sull’orlo del collasso, con una percentuale di occupazione delle celle vicina al 100%.Alcuni ministri hanno definito le scarcerazioni come decisioni difficili ma necessarie, proponendo soluzioni alternative come il trasferimento dei detenuti in eccedenza in paesi alleati come l’Estonia, che dispongono di spazi carcerari liberi a pagamento. Questa possibilità è stata accennata dai media e potrebbe rappresentare una soluzione realistica per alleviare la pressione sul sistema penitenziario britannico.In conclusione, il governo laburista si trova ad affrontare una sfida senza precedenti nell’amministrazione della giustizia penale e cerca soluzioni innovative per gestire il sovraffollamento nelle prigioni britanniche garantendo al contempo la sicurezza della popolazione.