18 dicembre 2024 – 20:45
Nel cuore di Torino si erge maestosa la Piazza XVIII Dicembre, un luogo carico di storia e simboli che raccontano le vicende travagliate del passato. Questo spazio urbano, unico nel suo genere in Italia, porta con sé il peso di eventi drammatici avvenuti durante la notte del 17 dicembre del lontano 1922. In quel periodo turbolento, il Fascismo aveva appena preso il potere grazie alla Marcia su Roma, con Benito Mussolini al comando del governo. Le squadre d’azione fasciste, desiderose di affermarsi e eliminare i propri avversari politici, seminavano terrore per le strade di una Torino divisa tra sindacalisti e partiti di sinistra. Fu proprio in una notte fatale che lo scontro tra militanti comunisti e fascisti alla Barriera di Nizza portò alla morte di due giovani: Giuseppe Dresda e Lucio Bazzani. Il coraggioso tranviere Francesco Prato, difendendosi dall’aggressione dei fascisti, sparò ferendo mortalmente i due aggressori e dando il via a una violenta caccia ai comunisti da parte delle squadre d’azione fasciste guidate da Piero Brandimarte. La strage orchestrata dai quadrumviri del fascismo torinese causò la morte di 14 uomini innocenti e il ferimento di altri 26 individui. Nonostante le richieste della borghesia torinese per un intervento delle forze dell’ordine, il prefetto decise di non intervenire, lasciando così che tre giorni di violenza insensata si abbattessero sulla città. La Piazza XVIII Dicembre oggi rappresenta un monito contro l’odio e la violenza politica, un luogo che invita alla riflessione sul passato doloroso ma anche sulla resilienza e la speranza nel costruire un futuro migliore basato sulla pace e sulla solidarietà tra gli esseri umani.
