La spesa militare globale ha raggiunto un picco storico nel 2023, con un aumento senza precedenti che ha portato il totale a 2,4 trilioni di dollari. Questo dato è emerso da un recente studio condotto dall’Istituto internazionale di ricerche sulla pace di Stoccolma (Sipri), che evidenzia come i finanziamenti destinati alla difesa siano in costante crescita in diverse parti del mondo, con incrementi significativi registrati soprattutto in Europa, Medio Oriente e Asia.Il ricercatore Nan Tian del Sipri ha sottolineato che la spesa militare globale nel 2023 è aumentata del 6,8%, il tasso più elevato degli ultimi anni e un chiaro segnale del deterioramento della situazione internazionale dal punto di vista della pace e della sicurezza. Questo trend preoccupante si riflette anche nell’assenza di miglioramenti significativi in nessuna regione geografica, confermando una diffusa instabilità a livello globale.Tra i principali attori coinvolti in questa escalation degli investimenti bellici figurano Stati Uniti, Cina, Russia, India e Arabia Saudita, che hanno destinato risorse considerevoli alla difesa. In particolare, la Russia ha registrato un aumento del 24% nei suoi investimenti militari nel 2023, raggiungendo la cifra record di 109 miliardi di dollari. La persistenza dei conflitti armati come quello in Ucraina ha contribuito ad alimentare questa corsa agli armamenti non solo tra le potenze direttamente coinvolte ma anche tra altri Paesi europei interessati dalla situazione critica.In conclusione, l’aumento della spesa militare a livello mondiale rappresenta un campanello d’allarme sullo stato attuale delle relazioni internazionali e pone l’accento sull’urgente necessità di promuovere soluzioni diplomatiche per ridurre le tensioni e favorire una maggiore stabilità globale basata sulla cooperazione e sul dialogo.
Picco storico della spesa militare globale nel 2023: un chiaro segnale di instabilità internazionale
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