L’edizione 2025 di Torinodanza Festival, sotto la direzione artistica di Anna Cremonini e prodotta dal Teatro Stabile di Torino, si inaugura con *Delay the Sadness*, una creazione di Sharon Eyal che si preannuncia come un evento di risonanza internazionale.
L’anteprima mondiale, in programma il 5 settembre alle 20:45 al Teatro Carignano, sarà seguita da repliche il 6 e il 7 settembre, prima di una presentazione ufficiale alla prestigiosa Ruhrtriennale, festival tedesco partner nella coproduzione, il 12 settembre.
*Delay the Sadness* nasce da un percorso creativo complesso, culminato in una residenza artistica presso l’Orsolina28 Art Foundation a Moncalvo (Asti).
Questo periodo di ricerca e sviluppo ha permesso alla compagnia S-E-D Sharon Eyal Dance, con sede in Francia e fondata dalla coreografa insieme a Gai Behar, di affinare un linguaggio coreografico e performativo che promette di scavare nel profondo dell’animo umano.
Lo spettacolo non è semplicemente un’esibizione di danza, ma un’immersione in un paesaggio emotivo e psicologico.
Attraverso un linguaggio fisico potente e allo stesso tempo sfumato, Eyal esplora le tensioni intrinseche tra forza e fragilità, la resilienza e la vulnerabilità.
*Delay the Sadness* si configura come un’indagine sulla capacità umana di affrontare le avversità, di posticipare il dolore, di trovare strategie di coping in un mondo spesso avvertito come destabilizzante.
Il titolo stesso, che suggerisce una sospensione, un rinvio dell’inevitabile tristezza, rivela l’intento di Eyal: offrire al pubblico uno spazio di riflessione sulla gestione delle emozioni, sulla loro complessità e sulla loro pervasività.
L’obiettivo è creare una connessione empatica tra il pubblico e i danzatori, invitando lo spettatore a riconoscere, attraverso il movimento, le proprie esperienze interiori.
La colonna sonora originale, composta da Josef Laimon, figura di spicco nel panorama musicale come produttore e cantante, è parte integrante del linguaggio espressivo dello spettacolo.
La collaborazione tra Eyal e Laimon, già consolidata con la creazione *ima* per la GöteborgsOperans Danskompani, testimonia un’affinità artistica che si traduce in una sinergia tra coreografia e musica, esaltando l’impatto emotivo dello spettacolo.
La musica, lungi dall’essere un mero accompagnamento, dialoga attivamente con la danza, contribuendo a definire l’atmosfera e a sottolineare i momenti chiave dell’azione scenica.
*Delay the Sadness* si presenta dunque come un’esperienza sensoriale e intellettuale, un’occasione per esplorare le profondità del sé e per riflettere sulla condizione umana.