Bra, Cuneo: la ricerca di Abdou Ngom non si arresta

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La comunità di Bra e l’intera provincia di Cuneo sono ancora in stato di angoscia, mentre le operazioni di ricerca di Abdou Ngom, il giovane tredicenne di origine senegalese scomparso il 22 aprile scorso, si protrae senza sosta.
Un impegno congiunto e determinato vede protagonisti volontari della Protezione Civile, Vigili del Fuoco e rappresentanti delle istituzioni locali, mobilitati in una complessa operazione disposta dalla Prefettura, fortemente sollecitata dalla famiglia del ragazzo, ormai in preda alla disperazione.
La ricerca, che si estende per circa trenta chilometri del corso del Tanaro, tra Verduno e il territorio astigiano, si avvale di tecnologie avanzate.
Droni equipaggiati con sensori termici, elicotteri per una sorveglianza aerea estesa e un sofisticato ecoscandaglio sono stati impiegati ripetutamente, senza però portare ad esiti positivi.
La persistenza di questa assenza, durata ormai diversi mesi, amplifica il dolore e l’incertezza che avvolgono la vicenda.

Inizialmente classificata come un incidente lacustre, la scomparsa di Abdou ha assunto una nuova, drammatica piega con l’avvio di indagini più approfondite ad agosto.

Le testimonianze raccolte hanno fatto emergere elementi che suggeriscono un possibile gesto volontario, con l’ipotesi che un coetaneo, anch’egli minorenne, possa aver spinto il ragazzo nelle acque del fiume.

Questo scenario ha innescato un’indagine condotta dalla Procura dei Minori, che ha portato all’iscrizione nel registro degli indagati del giovane, aprendo un capitolo delicato e complesso per la giustizia e per la comunità.
La ricerca di Abdou Ngom non è solo un’operazione di soccorso, ma anche un atto di speranza, un tentativo di restituire alla famiglia un figlio scomparso e di fare luce su una vicenda che ha scosso profondamente il tessuto sociale.

Oltre alla ricerca fisica, l’attenzione è rivolta alla comprensione delle dinamiche che hanno portato a questo tragico evento, con la speranza di poter offrire un supporto psicologico e sociale ai giovani coinvolti e alle loro famiglie.
L’impegno delle istituzioni e della comunità resta saldo, con la consapevolezza che ogni ora che passa accresce il peso del dolore e dell’incertezza, ma anche la necessità di non arrendersi alla disperazione e di continuare a cercare, con tutte le risorse disponibili, la verità e, soprattutto, Abdou.

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