Piemonte in allarme: 20 nuovi casi di Peste africana, la regione si conferma epicentro del virus

Date:

25 marzo 2025 – 13:53

La diffusione della Peste suina africana (PSA) continua a rappresentare un tema di grande attualità nella regione del Piemonte, dove l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Piemonte e Valle d’Aosta ha annunciato 20 nuovi casi di infezione nel corso dell’ultima settimana. Questa notizia è particolarmente preoccupante, poiché rappresenta un aumento significativo rispetto ai periodi precedenti, evidenziando la necessità di una maggiore vigilanza e di interventi più efficaci per contrastare la diffusione della malattia.Tra i nuovi casi, 8 sono stati registrati nella provincia di Alessandria, nei comuni di Belforte Monferrato e Momperone. Questo è il primo avvistamento della PSA in queste aree e rappresenta un segnale d’allarme per le autorità sanitarie locali, che dovranno attivarsi immediatamente per prevenire la diffusione della malattia.La provincia di Novara non risulta essere stata colpita solo da 12 nuovi casi. Si tratta comunque dell’area più colpita in termini assoluti e perciò occorrerà una maggiore attenzione specialmente a Cerano. Il totale dei casi nella regione è salito a 743, ma non sono state segnalate nuove foci di infezione negli allevamenti suinicoli.Per quanto riguarda la Liguria, la malattia sembra aver raggiunto anche il territorio di Moneglia. È un caso isolato, primo per questo comune e l’intera provincia, che rappresenta comunque una preoccupazione legittima per le autorità locali.L’alto numero dei casi conferma quanto fosse necessario uno sforzo collettivo per contrastare la diffusione della Peste suina africana. In questa direzione sono state intraprese varie azioni, sia dalla politica che dai tecnici dell’Istituto, tra le quali si annoverano anche una maggiore sorveglianza nelle zone di alta rischio e l’attivazione del Piano operativo per il controllo della Peste suina africana.È necessario proseguire con i piani di emergenza, attuando le strategie di prevenzione che si sono già dimostrate efficaci in altre aree colpite dalla malattia. In questo modo è possibile evitare la diffusione del virus e tutelare l’integrità degli allevamenti suinicoli della regione.Le autorità locali dovranno pertanto rafforzare le misure di prevenzione e controllo, attivando anche programmi di monitoraggio più estesi ed efficaci per individuare eventuali focolai d’infezione. Inoltre, sarà necessario informare il pubblico sulla situazione in atto e sull’importanza dell’impegno collettivo per contrastare la diffusione della malattia.L’allevamento di animali da macello rappresenta un fattore critico nella gestione della Peste suina africana. In questa direzione è essenziale rafforzare l’efficacia del Piano operativo, che dovrà includere anche la vigilanza e il controllo degli allevamenti, nonché una maggiore cooperazione tra le autorità sanitarie regionali e locali.In sintesi, la diffusione della Peste suina africana in Piemonte e Liguria rappresenta un tema di alta preoccupazione che richiede immediate e incisive azioni per contrastare la malattia. Gli sforzi combinati delle autorità sanitarie locali e regionali saranno essenziali per tutelare l’integrità degli allevamenti suinicoli e proteggere il benessere della popolazione locale.

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