La recente visita di Sua Altezza Emanuele Filiberto di Savoia nella provincia di Cuneo si è configurata come un omaggio solenne alla memoria della Divisione Alpina Cuneense, un’occasione per ripercorrere le tappe cruciali di una storia intrisa di sacrificio e resilienza.
Il gesto, avvenuto a distanza di pochi mesi dall’ultima visita, assume un significato particolare, rafforzando il legame storico e affettivo che lega la famiglia reale al territorio e alla sua gente.
Il fulcro della visita è stato il Museo della Divisione Alpina Cuneense, ospitato nella riconvertita ex stazione ferroviaria di Cuneo Gesso.
Questo spazio museale, più che un semplice deposito di oggetti e cimeli, rappresenta un vero e proprio memoriale vivente, un luogo di riflessione sulla campagna di Russia, un capitolo drammatico della storia italiana del Novecento.
L’esposizione, con le sue fotografie, documenti e testimonianze, offre una visione toccante delle sofferenze e delle eroiche gesta dei soldati cuneesi, costretti ad affrontare condizioni climatiche estreme e un nemico spietato.
Accompagnato dal sindaco di Valdieri, Guido Giordana, la visita si è svolta nell’ambito di una serie di eventi patrocinati dall’amministrazione comunale.
L’atto di conferimento della cittadinanza onoraria, celebrato lo scorso anno e segnato da vivaci polemiche e contestazioni, testimonia la complessità del rapporto tra istituzioni, storia e opinione pubblica.
Il gesto, pur generando contrasti, ha contribuito a focalizzare l’attenzione sulla figura di Filiberto di Savoia, percepito da alcuni come simbolo di continuità con le tradizioni e da altri come elemento di rottura con il passato.
La permanenza di Sua Altezza a Valdieri, protrattasi per alcuni giorni, offre all’intera comunità l’opportunità di riscoprire e valorizzare il patrimonio storico e culturale che la lega alla Divisione Alpina Cuneense.
Questa iniziativa non si limita a un mero atto di commemorazione, ma si configura come un’occasione per promuovere un’educazione alla memoria, per trasmettere alle nuove generazioni i valori di coraggio, lealtà e sacrificio che hanno contraddistinto i soldati cuneesi.
La visita, infine, rafforza il ruolo della provincia di Cuneo come custode di una memoria storica fondamentale per la comprensione dell’identità nazionale.