Nel cuore della discussione politica in Val d’Aosta si è scatenata una nuova polemica, stavolta riguardante un commento offensivo pronunciato a microfono spento da un consigliere regionale di maggioranza nei confronti di un suo collega esponente della minoranza. Diego Lucianaz, già membro della Lega e attualmente all’interno del gruppo Rassemblement Valdôtain, si è trovato al centro di critiche per le sue dichiarazioni sul Covid e sul cambiamento climatico. Le parole “ciccione” rivolte a un altro consigliere hanno suscitato indignazione e richieste di scuse da parte del consigliere Padovani, che ha condannato il body shaming e ha invitato Lucianaz a dimostrare dignità nell’affrontare la questione.La tensione è salita ulteriormente quando Lucianaz ha rifiutato di alzarsi e chiedere scusa, sottolineando che non aveva pronunciato quel termine. La situazione si è complicata ulteriormente quando è emerso che l’espressione potrebbe essere stata indirizzata a un’altra figura politica presente in aula. Il presidente del Consiglio Valle ha dovuto intervenire per chiarire la situazione e richiedere spiegazioni sul motivo dell’intervento personale richiesto dal consigliere in questione.Questa controversia mette in luce ancora una volta le tensioni presenti all’interno dell’assemblea regionale valdostana, evidenziando la necessità di rispetto reciproco e dialogo costruttivo tra le diverse fazioni politiche. La vicenda riflette anche l’importanza dei toni utilizzati nella discussione pubblica e il ruolo delle istituzioni nel garantire un clima sereno e rispettoso durante i dibattiti politici.
Polemica in Val d’Aosta: consigliere regionale accusato di commento offensivo. Tensioni e richieste di scuse nel dibattito politico.
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