21 gennaio 2024 – 21:13
La decisione presa è stata un atto di responsabilità assolutamente legittimo, altrimenti avremmo continuato con una fondazione incompleta, priva dell’organo amministrativo e direttivo più importante. Questo avrebbe causato un pregiudizio sia per il Teatro di Roma che per la città stessa che esso rappresenta. Il vicepresidente del Teatro di Roma, Danilo Del Gaizo, ha sottolineato ciò durante un’intervista all’ANSA, dopo le polemiche e la divisione all’interno del Consiglio di Amministrazione riguardo alla nomina del nuovo direttore generale della Fondazione De Fusco. “Mi auguro che prevalga il buonsenso e che le parti si incontrino”, ha affermato.”Abbiamo già espresso il nostro parere sulla legittimità della prosecuzione dei lavori. Si trattava semplicemente di continuare una riunione precedentemente deliberata all’unanimità dallo stesso consiglio di amministrazione, con la presenza di tutti i suoi membri”, ha ribadito Del Gaizo. “Essendo la seduta aperta, non era possibile rimandarla da parte di un singolo consigliere, nemmeno se fosse stato il presidente. Questo è l’aspetto giuridico da considerare”, ha precisato. “La questione dell’opportunità deriva dal fatto che la Fondazione non può funzionare senza un direttore generale. Questo è previsto dallo statuto e ne abbiamo sempre tenuto conto nelle precedenti riunioni del Cda”, ha aggiunto Del Gaizo. “Inoltre, dobbiamo completare la programmazione da inviare al ministero”.Dopo le dichiarazioni del Campidoglio, è possibile superare le discussioni? “Certamente”, afferma Del Gaizo. “Mi auguro che prevalga il buonsenso e che le parti si incontrino, anche all’interno del Consiglio di Amministrazione, per continuare in modo ordinato la discussione degli argomenti e l’avanzamento delle attività della Fondazione”. “Credo che sia necessario dialogare, ragionare e trovare un punto di incontro. Questo è ciò che spero e auspico”, sottolinea Del Gaizo. “Non voglio fare valutazioni di natura politica perché non mi compete”.
