Nel cuore pulsante di Palazzo Madama, durante un momento informale dedicato agli auguri natalizi, Ignazio La Russa ha offerto uno sguardo ampio e franco sulle sfide che attraversano il Paese e l’orizzonte globale.
Lungi da un semplice scambio di convenevoli, l’incontro con la stampa parlamentare ha visto il Presidente del Senato affrontare temi di cruciale importanza, delineando una visione pragmatica e persistente, nonostante le resistenze incontrate.
La discussione si è articolata attorno a problematiche complesse, che spaziano dalla gestione della sicurezza interna alle dinamiche geopolitiche internazionali.
Un filo rosso ha legato l’esposizione di La Russa: la ferma convinzione che la giustizia, per essere tale, debba coniugare efficacia e umanità.
Particolare attenzione è stata dedicata al tema del sovraffollamento carcerario, una questione che, a suo dire, continua a imporsi come una dolorosa realtà, un “schaffo” continuo che non intacca la sua determinazione.
Pur riconoscendo le difficoltà incontrate nell’ottenere un’apertura governativa sulle proposte avanzate, La Russa ha ribadito la necessità urgente di soluzioni concrete, riproponendo, con rinnovato impegno, un approccio che miri a decongestionare il sistema penitenziario.
La proposta, evolvendo rispetto alle precedenti, si concentra sull’ampliamento dei criteri per il conferimento degli arresti domiciliari, una misura ritenuta necessaria per alleviare la pressione sulle strutture detentive, soprattutto durante le festività natalizie.
In aggiunta, La Russa ha suggerito l’adozione di soluzioni temporanee per rafforzare il dispositivo dei giudici di sorveglianza, includendo l’utilizzo di magistrati onorari, una risorsa preziosa per rispondere all’emergenza e garantire una maggiore celerità nei procedimenti.
Questa rinnovata iniziativa non si configura come una resa, bensì come una rielaborazione strategica, volta a superare gli ostacoli incontrati e a promuovere un cambiamento concreto.
Dimostra la volontà di un politico radicato nel territorio e attento alle istanze di umanità, che non si arrende di fronte alle difficoltà, ma ricerca con perseveranza percorsi innovativi per affrontare le sfide del nostro tempo e restituire al sistema giudiziario la sua credibilità e la sua efficacia.
L’impegno di La Russa si pone, quindi, come un appello alla responsabilità collettiva, un invito a superare le rigidità ideologiche e a trovare soluzioni condivise per un sistema penitenziario più giusto e umano.





