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giovedì 13 Novembre 2025

Rinvio missione Crosetto negli USA: tensioni e riflessioni sulla politica estera italiana.

La missione negli Stati Uniti del Ministro della Difesa, Guido Crosetto, è stata rimandata, lasciando in sospeso una complessa agenda di discussioni cruciali.
L’incontro, che avrebbe dovuto consolidare la cooperazione bilaterale con il Segretario alla Difesa americano, Pete Hegseth, e affrontare tematiche di stringente attualità come l’approvvigionamento di armamenti, il conflitto in Ucraina e la situazione a Gaza, non avrà luogo come previsto.

La decisione, apparentemente improvvisa, alimenta speculazioni e solleva interrogativi sulla coerenza della politica estera italiana.
Crosetto, nel chiarire la sua scelta, ha annunciato una partecipazione al vertice E-5 a Berlino, un forum esclusivo che riunisce i ministri della difesa di Francia, Germania, Italia, Regno Unito e Spagna.
Questa partecipazione, sebbene apparentemente alternativa, suggerisce una volontà di affrontare le stesse problematiche in un contesto europeo, potenzialmente più favorevole a una visione condivisa.
Parallelamente, il Ministro ha confermato l’imminente arrivo del dodicesimo pacchetto di aiuti militari destinati alle forze ucraine, una dimostrazione tangibile del continuo sostegno italiano alla resistenza di Kiev.
L’entità di questi aiuti sottolinea l’impegno italiano nel fornire risorse significative per contrastare l’aggressione russa, pur in un contesto di crescente dibattito interno sulle modalità e i limiti di tale supporto.

Le voci di pressioni interne al governo, in particolare da parte della Lega, contrarie a un’eccessiva dipendenza dagli Stati Uniti in termini di approvvigionamento di armi per l’Ucraina, sono state minimizzate dallo stesso Crosetto.

Il Ministro ha espresso fiducia nella continuità della collaborazione con Washington, ribadendo che il rinvio della visita è dovuto a necessità organizzative, piuttosto che a divergenze politiche.

Il Vicepremier e Ministro degli Affari Esteri, Antonio Tajani, ha contribuito a stemperare la tensione, dichiarando di non riscontrare particolari riluttanze riguardo all’acquisizione di materiale bellico dagli Stati Uniti.

Tajani, impegnato in un incontro con il Segretario di Stato americano Marco Rubio in Canada, ha sottolineato la natura temporanea del rinvio e ha prospettato un nuovo appuntamento in futuro.

Questo scenario riflette un momento di delicata transizione nella politica di difesa italiana, caratterizzato da equilibri precari e da una crescente necessità di definire una strategia autonoma, capace di conciliare gli impegni internazionali con le priorità nazionali.
La questione dell’approvvigionamento di armi, la gestione del conflitto in Ucraina e la complessità della situazione in Gaza rappresentano sfide di portata globale che richiedono un approccio pragmatico e una visione lungimirante, attenti a bilanciare gli interessi strategici con le sensibilità interne.
Il rinvio della missione americana, quindi, si configura non come un semplice dietrofront, ma come un campanello d’allarme che invita a una riflessione più profonda sulle direzioni future della politica estera italiana.

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